Cultura

Soluzioni concrete per i problemi di scuola e università

03/12/2019

 

APPROVATO ALLA CAMERA IL DECRETO SCUOLA

 

Il lavoro il Parlamento per dare risposte al mondo della scuola, dell’università e della ricerca compie oggi un altro importante passo avanti. Alla Camera, infatti, abbiamo approvato il decreto Scuola.

Siamo convinti che solo rendendo più solidi, strutturati, ricchi ed efficienti i settori dell’istruzione e della conoscenza, potremo affrontare il futuro con consapevolezza e serenità.

Vogliamo innanzitutto garantire la continuità didattica e la stabilità per 8 milioni di alunni e per una comunità scolastica di 9 milioni di persone. Le misure introdotte danno risposte a problemi reali e urgenti che affliggono il sistema scolastico, dopo mesi di non gestione da parte del governo che ci ha preceduto, con bandi bloccati, posti per i precari cancellati, e tagli al numero delle assegnazioni di nuovi posti per il 2019-2020.

 

LE PRINCIPALI NOVITÀ DEL DECRETO SCUOLA

  • Un concorso straordinario nel 2020, con cui verranno stabilizzati 24 mila insegnanti precari della scuola secondaria; e offrirà l'abilitazione all'insegnamento per quanti non riusciranno a figurare nel novero dei vincitori.
  • Un concorso ordinario, sempre nel 2020, consentirà ad altri 24 mila giovani di dedicarsi all'insegnamento, portando nuove professionalità alla nostra scuola.
  • Al concorso straordinario potranno partecipare per l'acquisizione dell'abilitazione anche i docenti delle scuole secondarie paritarie.
  • Riconoscimento del titolo universitario di dottore di ricerca come abilitante all'insegnamento secondario.
  • Un nuovo concorso per gli insegnanti di religione cattolica dopo anni di vuoto.
  •  Internalizzati i servizi di pulizia e ausiliarato nelle scuole di ogni ordine e grado. E per i cosiddetti ex LSU, si stabilisce una proroga tecnica di due mesi per consentirne la stabilizzazione.
  • Per i dirigenti e tutto il personale scolastico viene confermata l'esclusione del rilievo biometrico delle presenze.
  • Per quanto riguarda l'università, aumenta da 6 a 9 anni la durata dell'Abilitazione Scientifica Nazionale e, infine, sono esplicitati i requisiti per accedere alle procedure per la trasformazione dei contratti o degli assegni di ricerca in rapporti di lavoro a tempo indeterminato.

 

 

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