“Il Regno Unito sarebbe pronto a iniziare ad eliminare gradualmente la tecnologia Huawei dalla rete 5G della Gran Bretagna.
La decisione del premier Johnson, in controtendenza rispetto ad alcune iniziali aperture di alcuni mesi fa, pone un tema sul quale è opportuno riflettere anche in Italia. La Grecia nei mesi scorsi ha formalmente deciso di puntare su Ericsson per implementare la propria rete di accesso, escludendo il ricorso alla tecnologia di origine e produzione cinese per la realizzazione del 5G nel territorio ellenico. Già nello scorso dicembre, nella relazione al Parlamento sui rischi cibernetici, il Copasir ha richiesto al governo di valutare con grande attenzione l’esclusione delle aziende cinesi nella realizzazione delle reti 5G in Italia.” Lo dichiara in una nota Enrico Borghi, della presidenza Pd a Montecitorio e membro del Copasir.
“Non si possono infatti che ritenere in gran parte fondate - sottolinea il deputato dem - le preoccupazioni circa l’ingresso delle aziende cinesi nelle attività di installazione, configurazione e mantenimento delle infrastrutture delle reti 5G. La decisione inglese, dopo quella greca, pone quindi un tema all’Italia su come tutelare la sicurezza nazionale nel momento in cui -giustamente- stiamo ponendo il tema della realizzazione del 5G come punto qualificante del Piano Nazionale di Riforma e dell’impiego delle risorse del Recovery Funds, che potrebbero utilmente essere impiegate per lo sviluppo di una tecnologia europea per le reti 5G in grado di assicurare sicurezza e qualità alle nostre infrastrutture e non dipendenza da soggetti estranei al nostro perimetro di alleanza.”