• 22/11/2018

“Il partito democratico ha affrontato il percorso di questa legge con spirito aperto e costruttivo, perché noi siamo ben consapevoli che la lotta alla corruzione, all’illegalità che si annida nella pubblica amministrazione deve essere un obiettivo della politica. Speravamo in una disponibilità al dialogo, ma ci sbagliavamo.

Lo abbiamo capito da quell’accostamento che mette insieme i reati contro la p.a. insieme alle norme sulla trasparenza dei partiti. Una idea francamente inaccettabile, direi mortificante per la nostra democrazia; dall’aumento smisurato delle pene accessorie per i reati contro la p.a. contraddice quanto asserito nella relazione alla legge e il suo aumento non ha più efficacia dissuasiva dei comportamenti illeciti. E ancora con la previsione dell’agente sotto copertura, una norma che andava meglio calibrata per renderla davvero efficace.

Ma la prova definitiva l’abbiamo avuta con la scelta di introdurre in modo surrettizio il tema della prescrizione. Un emendamento che, in poche righe, ha gettato una bomba nel sistema delle garanzie del nostro paese, E da ultimo, la vergogna di quanto accaduto in aula con quell’emendamento approvato dalla maggioranza nascosta dietro il voto segreto per salvare dai processi per peculato qualche esponente leghista. No, noi voteremo contro questo provvedimento perché, i modi con cui è stato discusso e i suoi contenuti rappresentano la summa di tutta la peggiore politica di cui questa maggioranza è portatrice. In tutto ciò la vera lotta alla corruzione rimane altrove, la buona politica rimane altrove”.

Lo ha detto il capogruppo Pd in commissione Giustizia Alfredo Bazoli in aula alla Camera per la dichiarazione di voto sul ddl anticorruzione.