• 01/08/2019

“Il problema principale al quale dobbiamo dare risposte serie, concrete e non propagandistiche è quello dell’indebolimento e dello svuotamento del Parlamento, della riduzione della sua centralità nella vita democratica del Paese. Un problema che si sta ampliando in maniera preoccupante in questa legislatura e del quale Lega e M5S sono i principali responsabili. Una deriva che sta assumendo profili allarmanti anche per le gravi responsabilità del vice premier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che si rifiuta di riferire alle Camere sul tema dei fondi russi al suo partito, nonostante la richiesta rimasta senza risposta dello stesso presidente della Camera. Nei giorni scorsi abbiamo giustamente valutato positivamente come la spesa totale di Montecitorio diminuisca costantemente: i risparmi dal 2013 ammontano a 385 milioni di euro. Ma purtroppo questo si accompagna allo svilimento dell’attività della Camera in questa legislatura. Sono i numeri a dircelo. Nel 2013, nel primo anno della XVII, le sedute dell’Assemblea sono state 146, per un totale di 790 ore e 49 minuti. Nel 2018, primo anno della XVIII, abbiamo 106 sedute, per 536 ore e 12 minuti. Questo è ancora più evidente nelle Commissioni permanenti. Nel 2018, le sedute sono state 1.934, per un totale di 1.266 ore e 35 minuti. Nella scorsa legislatura, nel primo anno, le Commissioni si sono riunite 2.908 volte per un totale di 1.898 ore e 35 minuti. I risultati di questo secondo anno di legislatura rischiano di essere ancora più deludenti. Nel 2014, infatti, furono 89 i progetti di legge deliberati dall’Assemblea. Quest’anno siamo fermi ad oggi a 50. Nel 2018 le informative urgenti del Governo sono state 4, nel 2013 sono state 23. Nel 2018 l’Aula ha quindi discusso e votato, 101 tra mozioni e risoluzioni. Nel 2013, 199. Ecco perché non possiamo più far finta di non vedere quanto sta accadendo”.

 

Così Andrea De Maria, della Presidenza del Gruppo Pd, intervenendo in Aula sul bilancio della Camera.