“Era il 2013 quando la Bicamerale per l'infanzia avviò, su mia proposta, un'indagine conoscitiva sulla povertà minorile. Il documento finale che ne scaturì consegnò al Parlamento, al governo e all'opinione pubblica, dati di enorme preoccupazione circa la condizione di povertà materiale e educativa di più di un milione di bambine, bambini e ragazzi.
Oggi l'Istat ripropone, nel contesto di un'audizione in Commissione bilancio, dati dolorosi sui minori che vivono in povertà: ben 1.250.000 tra loro, pari al 12.3% della popolazione con età inferiore a 18 anni, sono vissuti nel 2016 in condizioni di ‘grave deprivazione'. Sono tanti, sono troppi. E continuano ad essere troppi anche dopo il lavoro importante svolto in Parlamento in questi ultimi tre anni. Continuiamo a pagare scelte politiche sbagliate degli anni precedenti, da Berlusconi a Monti, quando, difronte all'avanzare della crisi economica mondiale, si è continuato a tagliare sui servizi sociali e sulle risorse destinate all'infanzia.
Oggi si stanno finalmente predisponendo misure di contrasto alla povertà a cominciare dal ddl anti povertà di recente approvato con 4 mld di risorse destinate. Ma é ancora troppo poco per fronteggiare un problema così grave e, con il senno di poi, é difficile sostenere che sia stato bene togliere l'imposta sulla casa a tutti o scegliere la via dei bonus. Bisogna cambiare strada e aggredire la piaga della povertà con misure incisive ed efficaci.
Anche per questo ho scelto di sostenere la candidatura Orlando nella cui mozione ritrovo la consapevolezza necessaria e l'indicazione di misure efficaci ad affrontare il problema. È tempo che nel nostro paese si diffonda una reale cultura del rispetto dei diritti dell'Infanzia, è un nostro dovere etico e un investimento per il futuro. Se vogliamo una società migliore dobbiamo avere il coraggio di cambiare rotta”. Così Sandra Zampa, vicepresidente commissione Infanzia e Adolescenza.