• 14/11/2018

“È stato bocciato oggi in Commissione Cultura l’emendamento Pd alla legge di Bilancio per abrogare la norma mirante a modificare l’attuale assetto normativo del Coni”. Lo dichiara Andrea Rossi, deputato del Partito democratico, a proposito dell’emendamento alla legge di Bilancio a sua prima firma.

“Il nostro emendamento abrogativo – spiega – è stato presentato non con uno spirito di contrarietà aprioristica ma per denunciare come, attraverso una legge di Bilancio, si voglia produrre una riforma occulta che tocca proprio il cuore del mondo dello sport. Sono tanti, troppi i dubbi che permangono a fronte della trasformazione della Coni Servizi Spa in Sport e Salute Spa, la cui governance passerebbe, da nomina sportiva di diretta emanazione del CONI stesso, a nomina politica. Quando, invece, si ritiene che una delle caratteristiche di valore dell’attuale organizzazione è proprio quella di garantire la necessaria e fondamentale autonomia dello sport rispetto il potere politico.  Il mondo dello sport oggi conta oltre 10 milioni di tesserati. E le federazioni sportive 4 milioni e mezzo di iscritti nelle quasi 65 mila società affiliate alle diverse federazioni e alle discipline Dsa. A fianco di queste ultime, c’è un mondo altrettanto importante e straordinario come gli enti di promozione sportiva, con 6 milioni e mezzo di aderenti e quasi 100 mila federazioni sportive iscritte, che rappresentano e svolgono un importantissimo ruolo di Welfare e di coesione sociale. Questi ultimi nella riforma progettata dal governo, essendo anch’essi finanziati attraverso i 410 milioni di euro messi a disposizione dal Coni oggi, non trovano alcun tipo di riconoscimento nelle norme contenute in legge di bilancio”.

“È evidente, quindi, che non si comprendono e soprattutto non sussistono le ragioni per una iniziativa simile in un provvedimento legislativo già complesso come una legge di bilancio. Nonostante la bocciatura in Commissione, noi ripresenteremo questo emendamento nei prossimi passaggi legislativi”, conclude.