“Il Memorandum d’intesa con la Libia stipulato dal Governo Gentiloni nel 2017 prevedeva, nel sostenere la cooperazione per il contrasto dell’immigrazione illegale, anche due impegni precisi e per noi estremamente importanti: il finanziamento di programmi di crescita sociale ed economica delle regioni più colpite dal fenomeno migratorio; e l’apertura di una nuova stagione di tutela assoluta dei diritti delle persone presenti nei centri di accoglienza temporanei, autorizzando controlli del personale dell’Oim e dell’Onu. Di questi impegni non vi è traccia alcuna nel decreto legge del governo gialloverde. Perché M5s e Lega non sono d’accordo nel sostenere la Libia nello sviluppo di una politica di attenzione ai diritti umani e nella ratifica della Convenzione di Ginevra?”.
Così il capogruppo Dem in commissione Politiche europee, Piero De Luca, intervenendo in Aula nel dibattito sul decreto legge per la cessione di motovedette alla Guardia costiera libica.
“Non vorremmo - ha aggiunto Piero De Luca - ci fosse qualcosa di non detto nel rifiuto ad accogliere i nostri emendamenti. Quasi una sorta di rigetto delle regole internazionali volte ad assicurare il massimo rispetto possibile dei diritti fondamentali di ogni essere umano. Del resto, il nostro Paese ha già dovuto subire nel 2012 l’onta di una condanna da parte della Corte di Strasburgo per i respingimenti di massa realizzati in mare a causa di una Legge slogan che ha prodotto danni enormi all’Italia, una legge che ha un nome e un cognome, anzi due cognomi: Bossi-Fini. Lo voglio dire chiaramente - ha concluso il capogruppo Dem - noi ci batteremo fortemente per evitare che si torni a quella stagione”.