“Chi governa ha il dovere di uscire dal piano della propaganda e di decidere cosa vuol fare e con chi può realizzarlo. Sull’immigrazione, ad esempio, bisogna condividere le responsabilità con tutti i Paesi dell’Unione, bisogna arrivare a riformare Dublino. Ci pare assurdo però che, a fronte di questa esigenza, il governo scelga di fare alleanze e dialogare con l’asse sovranista che invece coltiva interessi nazionali e si rifiuta di mantenere gli accordi con le istituzioni europee in tema di ricollocamenti e accoglienza. E sulla manovra di bilancio con chi tratterete? Sono sempre i Paesi di Visegrad gli alleati che immaginate di avere per riuscire a far approvare una manovra che chiede flessibilità non per riformare e migliorare il sistema Paese, ma per la spesa corrente e per misure di politica assistenziale?”.
Così Marina Berlinghieri, vicepresidente della commissione Politiche europee della Camera, intervenendo in Aula nel dibattito sulle comunicazioni alla Camera del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in vista della riunione del Consiglio europeo.
“Negli ultimi anni - aggiunge Marina Berlinghieri - l’Italia è stata in prima fila nella battaglia per la tutela e la promozione dello stato di diritto e delle libertà fondamentali all’interno dell’Unione, la democratizzazione della governance e delle procedure dell'Unione europea e per la modifica sostanziale delle politiche di austerità, riuscendo a ottenere una significativa flessibilità in favore degli investimenti e delle riforme e a invertire il ciclo recessivo della nostra economia. Si tratta - sostiene la deputata Dem - di un patrimonio prezioso di credibilità politica, internazionale ed europea, faticosamente ricostruito dopo i disastri precedenti, che rischia di essere dilapidato da inutili tensioni e provocazioni con iniziative scoordinate ed avventurose che stanno isolando l’Italia, anziché rafforzarne il ruolo”.