• 24/09/2019

“Dopo mesi di vuoto clamoroso nella gestione dei rapporti con le istituzioni europee, la presenza del ministro Amendola oggi in commissione Politiche europee alla Camera rappresenta un segnale significativo dell’apertura di una nuova fase in cui l’Italia torna finalmente protagonista dell’agenda politica Europa. Come emerge dalla rappresentazione delle linee programmatiche, la difesa reale degli interessi del Paese si garantisce aprendo un canale di dialogo con gli altri Stati membri e rompendo quindi il clima di isolamento suicida alimentato dalla Lega. L’esito raggiunto in merito alla questione migratoria nel corso dell'ultimo incontro de La Valletta mostra i primi risultati positivi del cambio di passo rispetto al precedente governo. In un vertice si è fatto più di quanto non sia stato ottenuto in un anno di assenze del ministro Salvini ai tavoli europei”.

Così i capigruppo dem in commissione Politiche europee al Senato, Gianni Pittella, e alla Camera, Piero De Luca.

“Oltre al necessario superamento del regolamento di Dublino, con l’istituzione di meccanismi premiali o sanzionatori per i paesi che rifiuteranno di partecipare alla distribuzione dei flussi migratori - aggiungono i parlamentari del Pd - le priorità dovranno concentrarsi su una maggiore elasticità nell'applicazione del Patto di stabilità in relazione alle spese per gli investimenti, e sul rafforzamento delle risorse proprie destinate al bilancio dell’Unione nell’ambito del negoziato sul quadro finanziario pluriennale, al fine di mettere in campo misure europee volte a garantire maggiore crescita ed equità sociale. Siamo convinti che grazie alla ritrovata centralità del governo - concludono Pittella e De Luca - l’Italia potrà far valere le proprie istanze con serietà e pragmatismo, ottenendo maggiori risultati e difendendo meglio gli interessi del nostro Paese”.

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