11/07/2023 - 20:06

"Anche dai vescovi che si sono riuniti oggi a Benevento è emersa la forte preoccupazione sui rischi che comporta l'autonomia differenziata. Una preoccupazione che noi condividiamo, perchè vediamo tutti i rischi di un disegno che penalizza in particolar modo il Mezzogiorno e le aree interne. Dinanzi a tutte le criticità che stanno emergendo, dalla Cei alla Commissione Europea, dagli ex componenti del CLEP a Bankitalia, il Governo farebbe bene a fermarsi e a riflettere sugli effetti di un progetto che mette a rischio la coesione nazionale". Lo scrive in una nota il deputato e responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale Pd, Marco Sarracino.

11/07/2023 - 19:38

"La ragazza che ha denunciato Leonardo La Russa per violenza sessuale ha confermato ai pm le accuse. Ora ci aspettiamo che il Presidente del Senato, padre dell’accusato, non pretenda di sostituirsi ai magistrati, come ha già tentato di fare: non sta infatti a lui decidere le responsabilità penali del figlio. Una difesa peraltro decisamente dannosa, poiché se davvero la ragazza avesse assunto sostanze stupefacenti, come affermato dal Presidente del Senato per qualificarla negativamente, questo costituirebbe un’aggravante in capo al figlio che ne ha approfittato. Scaricare sulla donna vittima di violenza la responsabilità di quanto accaduto, come fatto dal Presidente del Senato, rispecchia la peggiore mentalità maschilista e patriarcale che è alla base della violenza stessa. Lasci lavorare la magistratura, Ignazio La Russa. Senza interferenze e comportandosi, se ci riesce, come si conviene a chi riveste la seconda carica dello Stato". Lo scrive su Twitter la deputata dem Laura Boldrini,  Presidente del Comitato Permanente della Camera sui Diritti umani nel mondo

11/07/2023 - 19:31

"L'autonomia differenziata del ministro Calderoli è un flop annunciato ma la Lega, con un blitz dei ministri Salvini e Giorgetti e con la copertura della Premier Meloni, ha tolto 2,5 miliardi di euro di infrastrutture su rotaia, già stanziate, in gran parte per il Centro-Sud e li ha destinati prevalentemente alle regioni del Nord”. Lo dichiarano i deputati dem Marco Simiani, Anthony Barbagallo, Emiliano Fossi, Simona Bonafè, Nicola Zingaretti, Augusto Curti, Luciano D’Alfonso, Andrea Casu, Irene Manzi, Claudio Mancini, Michela Di Biase, Christian Di Sanzo, Laura Boldrini, Federico Gianassi, Nicola Stumpo e Matteo Orfini, depositando una interrogazione a Montecitorio.

“I tagli - concludono gli esponenti Pd - riguardano ad esempio l’Interporto di Livorno, la Roma-Pescara, la Orte-Falconara, la chiusura dell’anello ferroviario di Roma ed il completamento dell’elettrificazione della tratta Catanzaro Lido-Reggio Calabria. Si tratta di opere attese da anni, necessarie per la crescita di vasti territori ad oggi penalizzati dalla mancanza di infrastrutture su ferro moderne e funzionali, che ora rischiano uno lungo stop. Il viceministro Rixi, anch’esso della Lega, ha di fatto confermato tali spostamenti di risorse non stabilendo però come e quando i definanziamenti verranno risarciti"

11/07/2023 - 19:15

“Sono stato in Tunisia, che fa parte del mio collegio di elezione, insieme al collega senatore Francesco Giacobbe, per rafforzare i rapporti bilaterali con il nostro Paese e incontrare la comunità italiana. L'Italia ha ormai da anni un rapporto amichevole ed intenso con la Tunisia, vista la prossimità geografica, la comune appartenenza all'area mediterranea e il continuo contatto fra la comunità italiana e quella tunisina, oltre ad un positivo sviluppo dei rapporti economici confermato dagli investimenti italiani nel Paese. Ci sono almeno 4mila italiani iscritti all’Aire, abbiamo incontrato moltissimi rappresentanti che ci hanno esposto i disagi, le difficoltà e le istanze che abbiamo raccolto e cercheremo di portare a soluzione. Siamo stati accolti dall’Ambasciatore Fabrizio Saggio, dal direttore dell’istituto di cultura italiano di Tunisi Fabio Ruggirello, dal presidente della Camera di commercio Italo tunisina Mourad Fradi, dalla console italiana Anna Veronica Gianasso e dal presidente del Comites Sandro Fratini. La presenza economica italiana in Tunisia è solida e dinamica e annovera oltre 900 imprese (sia a capitale esclusivamente italiano sia miste). Esse rappresentano quasi un terzo di tutte le imprese a partecipazione straniera e impiegano oltre 68 mila lavoratori. I settori con maggiore presenza di imprese italiane sono i seguenti: manifatturiero, energetico, costruzioni e infrastrutture, industriale. La presenza delle aziende italiane è ben radicata e concentrata nell’area della Grande Tunisi e delle regioni costiere. Tornerò presto per incontrare la comunità”. Lo dichiara il deputato dem Nicola Carè, eletto nella circoscrizione estero.

11/07/2023 - 17:39

Ad oltre due mesi dall’alluvione in Romagna, non servono più annunci e chiacchere ma risorse e risposte adeguate che finora non sono arrivate. Dopo un primo decreto del governo totalmente insufficiente, approda in commissione e, non ancora in Aula alla Camera, il secondo provvedimento con la nomina del commissario Figliuolo. È una figura autorevole, ma dentro una scelta centralistica e distante dai territori. La struttura commissariale infatti è impostata su procedure lente e burocrazia;  sono previste ben 60 persone, dal costo di 10 milioni, per oltre 160 mila euro a testa di retribuzione (anziché comuni, enti e regione che non costavano nulla e conoscevano il territorio). Così si rischia di paralizzare nei tempi e nelle procedure la ricostruzione. Oltre a ciò, questa scelta è stata accompagnata anche questa volta da risorse molto scarse. I 120 milioni di indennizzi a famiglie e imprese stanziati dal governo coprono soltanto una minima quota. Altroché che l’impegno del 100% di indennizzi della presidente Meloni! Il Gruppo dei deputati del Pd propone modifiche al decreto che vengono dal territorio, con emendamenti puntuali che individuano le coperture, tra cui il ristoro del 100 per cento dei danni a famiglie e imprese e l’incremento conseguente delle risorse finanziarie. Stesso discorso vale per la ricostruzione pubblica per la quale chiediamo un incremento delle risorse e che almeno il 30% siano vincolate al ripristino della viabilità. Il governo adesso metta da parte la politica e pensi alla ricostruzione. Le risorse, se si vuole, si trovano. L’idea che più passa il tempo più ci si dimentica, non cancellerà mai il fatto che siamo di fronte ad una emergenza eccezionale; che come tale non può escludere risposte straordinarie, anche ipotizzando finanziamenti in deficit o lo scostamento di bilancio. Adesso il governo e la presidente Meloni non hanno più tempo per tergiversare e fare distinguo.  Le proposte che avanziamo vengono dal territorio e non hanno colore politico; è il momento di riconoscerle con fatti e atti. L’Emilia Romagna è una terra che produce ricchezza e che saprà restituire al Paese più di quanto riceverà oggi per risollevarsi e tornare a correre.

 

Lo dichiara il deputato democratico Andrea Gnassi.

11/07/2023 - 17:06

Anche quest’anno il rapporto ecomafie di Legambiente presenta un quadro a tinte fosche che non deve farci abbassare la guardia sull’intreccio tra interessi illeciti e sfruttamento dell’ecosistema. Uno scenario che deve muoverci ad interventi più incisivi sia nell’azione preventiva che nel perseguire i reati.

In particolare salta agli occhi la preoccupante crescita del ciclo illegale del cemento e l’impennata dell’abusivismo edilizio soprattutto dopo gli ultimi avvenimenti che hanno colpito aree fragili del paese. Per questo occorre un controllo molto più capillare e diffuso, aumentando risorse e strumenti a disposizione delle amministrazioni. Preoccupa, in questo quadro, il nuovo codice degli appalti che con le misure di subappalti a cascata e affidamenti senza gare rischia di favorire infiltrazioni della criminalità organizzata.

Intanto mancano ancora dopo anni i decreti attuativi per il sistema nazionale di protezione ambientale. Ritardi inaccettabili se vogliamo attivare un’azione conoscitiva e di controllo pubblico della qualità dell’ambiente e promuovere politiche di sostenibilità ambientale e di prevenzione sanitaria a tutela della salute pubblica dopo che proprio in queste ore studi scientifici segnalano come il nostro paese sia quello con il maggior numero di decessi causati dal sensibile aumento delle temperature.

Abbiamo una responsabilità verso i cittadini che ci impone di non abbassare l‘attenzione e di ascoltare l’allarme e le proposte di Legambiente.

Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, intervenendo alla presentazione del Rapporto Ecomafia 2023 di Legambiente.

11/07/2023 - 16:20

“L'irresponsabile approssimazione del governo è tale che la Premier Meloni ha il dovere di chiarire quanto prima in Parlamento sullo stato dell'arte del Pnrr. Basta ripercorrere gli ultimi giorni per avere una cartina tornasole preoccupante per il Paese. Al 30 giugno infatti il Governo 'buca' il raggiungimento dei 27 obiettivi previsti per avere la quarta rata da 16 miliardi: ben 17 risultano incompleti. Oggi, 11 luglio, viene convocata una cabina di regia 'urgente' che approva una proposta di modifica postuma della quarta rata da inviare alla Commissione. E in tutto questo il Parlamento resta all'oscuro del lavoro in corso: non sa nulla su quali progetti siano stati modificati ma soprattutto nulla sui 7 interventi che comunque resterebbero inattuati. Non contento, il Ministro Fitto aggiunge che nessuno può dare garanzie su tempi della quarta rata. Una sola parola può descrivere questa situazione: caos. E a rischio è il futuro dell’Italia”.

Lo afferma Piero De Luca, capogruppo PD in commissione Politiche Ue della Camera.

11/07/2023 - 16:18

“Non è l’opposizione a dover spiegare alcunché. È il Governo, andrebbe ricordato al ministro Fitto, a dover dare delle spiegazioni su tutto quello che sta accadendo. Troppo facile schivare i confronti e continuare a fare scaricabarile oltre ogni limite di decenza. Sono mesi che aspettiamo invano che il ministro venga a chiarire nel merito quali modifiche vuole apportare al Pnrr e oggi, come un fulmine a ciel sereno, scopriamo che il Parlamento è stato scavalcato e calpestato dal governo. E pensare a ciò che diceva Giorgia Meloni dai banchi dell’opposizione fino un anno fa… Non è solo incoerenza, è pura improvvisazione. Obiettivi non raggiunti, terza rata data per dispersa, quarta rata che arriverà, se tutto va bene, entro la fine dell’anno. Non si può tollerare che il ministro Fitto e il governo Meloni giochino a dadi con i progetti di sviluppo del Paese. Vengano in Parlamento a riferire su ciò che l’Italia sta decidendo di fare col Piano e mettano immediatamente fine a questa pantomima ipocrita”.

 

Così Ubaldo Pagano, capogruppo PD in commissione Bilancio alla Camera.

11/07/2023 - 16:14

"Al quartiere Santo Stefano di Bologna sono state bruciate le bandiere italiana ed europea. Ne ha dato notizia la Presidente del consiglio di quartiere, Rosa Maria Amorevole, a cui va tutta la mia solidarietà. Si tratta di un atto vandalico inaccettabile, che colpisce i simboli della nostra unità nazionale e del nostro impegno per l'Europa. Auspico che i responsabili siano individuati e perseguiti".

Così il deputato dem Andrea De Maria.

11/07/2023 - 15:43

“Sul PNRR il governo decide ancora a scatola chiusa. Bucano le scadenze e modificano la 4a rata, senza passare dal Parlamento. All'opposizione Meloni chiedeva ‘il tempo di leggerlo’. Dopo mesi la revisione del Piano e i progetti sono oggetti misteriosi. Riferisca subito in Aula”. Lo scrive su Twitter il deputato dem Enzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri.

11/07/2023 - 15:20

Servono salario minimo e incentivi adeguamento contratti

"La priorità del governo dovrebbe essere quella di alzare i salari, come mettono in evidenza oggi anche le considerazioni dell'Ocse. Invece dalle parti della maggioranza sono concentrati su altro. Per il Pd serve innanzitutto un salario minimo e la creazione di meccanismi di incentivo per l'adeguamento dei contratti scaduti. Serve una politica dei redditi che definisca un adeguamento salariale e una modernizzazione del meccanismo della contrattazione e della rappresentanza. Non ci si può esclusivamente basare sul taglio del cuneo fiscale, misura necessaria ma non sufficiente che, tra l'altro, per come è stata prevista dal governo, non è che un bonus con scadenza a fine anno, con effetti quasi impercettibili sui salari più bassi, visto il livello della nostra inflazione”. Lo dichiara il deputato dem Marco Sarracino, responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale del Partito Democratico.

“La nota positiva – conclude Sarracino - viene dal riconoscimento da parte dell'Ocse della riforma delle politiche attive voluta dal governo precedente come elemento qualificante del Pnrr con il ministro del Pd Andrea Orlando. Un lavoro che faticosamente, essendo la materia di competenza sostanzialmente regionale, era stato incisivamente avviato registrando un interesse e una collaborazione da parte delle stesse amministrazioni regionali. All'avvio dell'attuale legislatura, il governo ha potuto beneficiare di un lavoro avanzato sulla presa in carico delle persone in cerca di lavoro e sulla road map successiva. Peccato che lo stesso governo, poi, in tema di lavoro e di politiche attive abbia solo perso tempo concentrandosi con furia ideologica nello smantellare l'unico strumento di contrasto alla povertà e decidendo di precarizzare il lavoro".

11/07/2023 - 14:31

“Sono mesi in cui chiediamo che il ministro Fitto venga a riferire con precisione sulla rimodulazione del Pnrr e il governo non risponde o minimizza. Oggi apprendiamo che la situazione è estremamente critica: non ci sono ancora i 19 miliardi della terza rata e sono lontanissimi i 16 della quarta, per i quali devono essere definiti ancora 17 dei 27 obiettivi collegati. Il rischio è altissimo ed è un rischio che pagheranno cittadini che aspettano più servizi, più sanità pubblica e sviluppo da questo Piano così rilevante per il nostro Paese. Il governo non perda altro tempo e Meloni venga a riferire in Parlamento”.

Lo dichiara la vicepresidente dei deputati del Partito Democratico, Valentina Ghio.

11/07/2023 - 13:43

Dichiarazione di Simona Bonafe’, vicepresidente gruppo Pd Camera

“In questi mesi il governo ha ripetutamente e deliberatamente mentito sull’attuazione del Pnrr, nascondendo problemi e ritardi che ora stanno emergendo in tutta la loro gravità. Con il Piano è in gioco la crescita sociale economica ed occupazionale del nostro paese ed un aumento del Pil, da qui al 2030, stimato dal Fondo Monetario Internazionale superiore al 10 per cento. Per colpa dell’irresponsabilità e dell’incapacità di questa destra l’Italia sta perdendo 35 miliardi di euro previsti dalla III° e IV° rata. La premier Meloni ha il dovere di fare immediatamente chiarezza””: è quanto dichiara Simona Bonafè, vicepresidente vicaria dei deputati Pd.

11/07/2023 - 12:39

Terza rata del Pnrr bloccata da mesi. Quarta in forse. Il governo che passa il tempo ad autolodarsi sta danneggiando il Paese e l’economia in maniera irresponsabile: una situazione che crea grande allarme. E la presidente del Consiglio scappa, neanche una parola su una questione così vitale per le imprese e le famiglie.

Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd

11/07/2023 - 12:32

“Oltre ai rischi sul Pnrr creati dal Governo l’Ocse conferma: l’Italia è tra i Paesi dove i salari reali diminuiscono maggiormente. I più deboli sono i più penalizzati da politiche sbagliate o dalla testardaggine della destra che continua a ignorare il problema. A partire dalla chiusura su una misura fondamentale come il reddito minimo, sul quale si stanno battendo le opposizioni unite. Il calo dei salari in Italia è drammatico, soprattutto per i livelli più bassi delle retribuzioni, dove la flessione tra il primo trimestre 2022 e il primo trimestre di quest'anno ha raggiunto il 10,3% (media Ocse -3,5%), il dato peggiore dopo il -13,9% della Lettonia, mentre per i salari medi il calo è stato del 7,5% e per le paghe più elevate del 6%, comunque sempre sopra le medie Ocse (3,8% e 4,8% rispettivamente). La perdita di potere d'acquisto ha un impatto devastante sulle famiglie a basso reddito, che hanno una minore capacità di far fronte all'aumento dei prezzi attraverso il risparmio o l'indebitamento. Un pezzo di Italia precipita verso la povertà, nell’incuranza della Meloni e del governo”.

Lo dichiara il deputato del Partito Democratico, Nicola Zingaretti.

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