Bilancio

28/07/2016

 

APPROVATA LA RIFORMA DELLA LEGGE DI BILANCIO

 

Addio a una legge di Stabilità complicatissima, indecifrabile per i più, e troppo localistica. Con la riforma approvata oggi anche dal Senato, il Bilancio dello Stato diventa semplice, trasparente e solo macro-economico.

Non sarà più composto da due provvedimenti (legge di Stabilità e Bilancio) bensì da uno solo composto di due sezioni:

  • la prima incentrata su misure legislative, che prendendo il posto della vecchia Stabilità, fisseranno gli  obiettivi di finanza pubblica;
  • la seconda contenente, invece, le previsioni di entrata e di spesa.

 

La struttura del nuovo Bilancio sarà dunque molto più semplice, con notevole vantaggio in termini di trasparenza.

Semplicità e trasparenza saranno favorite anche dalla mancata ammissione degli interventi localistici e micro-settoriali, che confluiranno in un fondo ad hoc, utilizzato come collegato.

D’ora in poi, non saranno quindi più possibili gli assalti notturni alla diligenza. Questa separazione tematica permetterà alla legge di Bilancio di occuparsi di questioni di impatto solo macro-economico. Al loro interno, si annoverano importanti innovazioni: il superamento delle clausole di salvaguardia (che daranno un forte impulso alla spending review),  la garanzia del rispetto delle scelte dei contribuenti rispetto all’utilizzo dell’8 e del 5 per mille, l’introduzione del Bes (un indicatore di bilancio equo e sostenibile), l’accesso alle banche dati per il costante monitoraggio delle leggi di spesa, la trasparenza sui derivati inseriti in bilancio e quadri prospettici semplici per la lettura congiunta di missioni programmi e azioni.

Importante anche il passo avanti fatto sul tema sul tema del bilancio di genere. E’ stato infatti approvato l’emendamento che obbliga il Mef alla presentazione di una relazione annuale alle Camere per riferire sulla sperimentazione e sui risultati del bilancio di genere nella pubblica amministrazione e negli enti locali.

Con questa riforma c’è un salto fondamentale di prospettiva che permetterà ai cittadini di seguire con trasparenza il modo in cui le risorse dello Stato vengono utilizzate.

 

 

 

 

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