ILVA
APPROVATA LA LEGGE PER LA PROCEDURA DI CESSIONE
Con il voto favorevole del Senato, diviene legge il decreto sulle norme riguardanti la procedura di cessione dei complessi aziendali del Gruppo ILVA, tuttora in corso. Il provvedimento passa ora all'esame del Senato.
Vengono introdotte, inoltre, nuove disposizioni riguardanti la modifica e l'attuazione del Piano ambientale e sanitario e i diritti e gli obblighi degli acquirenti (o affittuari) del complesso aziendale.
Si individua una nuova e più articolata procedura per la cessione, disponendo che - qualora le offerte presentate nel termine del 30 giugno 2016 prevedano modifiche o integrazioni al Piano Ambientale, o ad altro titolo autorizzativo necessario per l'esercizio degli impianti - i relativi progetti di modifica e le proposte di nuovi interventi siano valutati da un nuovo Comitato di esperti nominato dal Ministero dell’Ambiente, che può richiedere a ciascun offerente di integrare la documentazione prodotta in sede di offerta, comprensiva della richiesta motivata di eventuale differimento dell’attuazione del Piano ambientale, non oltre 18 mesi, rispetto alla scadenza del 30 giugno 2017.
Il Comitato conta tre componenti scelti tra soggetti di comprovata esperienza in materia di tutela dell'ambiente e di impianti siderurgici. La norma prevede che il Comitato si avvalga (prescrizione stringente introdotta da un emendamento Pd) della struttura commissariale di ILVA, del Sistema nazionale delle agenzie ambientali e possa avvalersi delle altre amministrazioni interessate.
Le modifiche del Piano ambientale e sanitario, o di altro titolo autorizzativo necessario per l'esercizio dell'impianto, devono in ogni caso assicurare standard di tutela ambientale coerenti e compatibili con le previsioni del Piano ambientale (formulazione introdotta con emendamento Pd) e sono disposte con DPCM che ha valore di autorizzazione integrata ambientale e tiene luogo della valutazione di impatto ambientale e conclude tutti i procedimenti di autorizzazione integrata ambientale in corso presso il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Il decreto pone inoltre a carico dell'amministrazione straordinaria (e non più dell'acquirente o affittuario aggiudicatario della procedura di cessione) l'onere di rimborso dei 300 milioni di euro ad essa erogati nel 2015 ed estende all'aggiudicatario della procedura di cessione (affittuario o acquirente) l'autorizzazione alla prosecuzione dell'attività produttiva nello stabilimento e alla commercializzazione dei prodotti.
Si prevede poi la restituzione dei finanziamenti statali, che i commissari del Gruppo ILVA avevano titolo ad acquisire al fine esclusivo dell'attuazione e della realizzazione del Piano ambientale (pari a 600 milioni di euro per l'anno 2016 e 200 milioni di euro per l'anno 2017), che deve avvenire nell'anno 2018 (non più quindi nel medesimo esercizio nel quale era avvenuta l'erogazione), ma subordinatamente al pagamento di tutti i crediti prededucibili di tutti gli altri creditori della procedura di amministrazione straordinaria nonché dei creditori privilegiati.
In relazione all'emergenza nell'area di Taranto e all'attività dello stabilimento ILVA, sono stati adottati dall’agosto 2012 ad oggi 11 decreti legge. Queste le misure più significative fin qui introdotte:
- Lo stabilimento è stato dichiarato di interesse strategico nazionale .
- Si commissaria l’ILVA: al Commissario Straordinario, coadiuvato da un sub Commissario, sono attribuiti “tutti i poteri e le funzioni degli organi di amministrazione dell’impresa”. Si prevede, inoltre, la costituzione di un Organo tecnico, il Comitato di Esperti, che predispone e propone al Ministro il piano delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria (piano ambientale) che prevede le azioni e i tempi necessari per garantire il rispetto delle prescrizioni di legge e dell'A.I.A.”. L'approvazione del piano dei tre esperti equivale a modifica dell' A.I.A, che consenta il completamento degli adempimenti previsti nell'A.I.A. non oltre trentasei mesi dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del D.L. 61/2013, ovvero non oltre il 3 agosto 2016.
- Si autorizza la costruzione e la gestione delle discariche per rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, interne allo stabilimento, che hanno ottenuto parere di compatibilità ambientale.
- Viene approvato il piano ambientale.
- Viene individuato, dal Commissario straordinario, l'affittuario o l'acquirente, a trattativa privata, tra i soggetti che garantiscono, a seconda dei casi, la continuità nel medio periodo del relativo servizio pubblico essenziale ovvero la continuità produttiva dello stabilimento industriale di interesse strategico nazionale anche con riferimento alla garanzia di adeguati livelli occupazionali.
- L'ammissione di ILVA S.p.A. alla amministrazione straordinaria determina la cessazione del commissariamento straordinario, il piano ambientale si intende attuato se, entro il 31 luglio 2015, sia stato realizzato, almeno nella misura dell'80%, il numero di prescrizioni in scadenza a quella data.
- Si dispone che, entro il 30 giugno 2016, i commissari del Gruppo ILVA in amministrazione straordinaria espletino le procedure per il trasferimento dei complessi aziendali, assicurando la discontinuità, anche economica, della gestione da parte del o dei soggetti aggiudicatari. Fermo restando il rispetto dei limiti di emissione previsti dalla normativa europea, il termine ultimo per l'attuazione del Piano è fissato al 30 giugno 2017.
- Prendendo in considerazione le auto dichiarazioni del Gestore, rese a mezzo delle relazioni trimestrali di aggiornamento, l’ultima delle quali è di Aprile 2016, si rileva che delle 96 prescrizioni AIA 2012 e delle 18 prescrizioni del piano ambientale, il Gestore avrebbe ottemperato a circa l’85% delle stesse ma tale calcolo aritmetico non evidenzia in alcun modo gli interventi maggiormente significativi ed impattanti sul quadro emissivo dello stabilimento.
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