Economia

Decreto fiscale

14/11/2016

APPROVATO ALLA CAMERA IL DECRETO FISCALE

ADDIO A EQUITALIA E STUDI DI SETTORE, VIA LIBERA AL PACCHETTO SEMPLIFICAZIONE

Approvato in prima lettura dalla Camera il decreto fiscale, disegno di legge di conversione del Decreto Fiscale (D.L. n. 193/2016) collegato alla Legge di Bilancio 2017. Numerose le misure rilevanti, tra cui l’abolizione di Equitalia e la possibilità di “rottamare” le cartelle esattoriali, nonché consistenti interventi di semplificazione fiscale e la tanto attesa abolizione degli Studi di Settore.

Abolizione di Equitalia: le competenze e il personale di Equitalia passeranno all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, ente di natura pubblica controllato dal ministero dell’Economia e delle Finanze. Il nuovo Ente agirà nel rispetto dello Statuto del contribuente e del principio di leale collaborazione tra fisco e cittadini.

Rottamazione delle cartelle: definiti nel dettaglio tempi e modi per la rottamazione delle cartelle esattoriali:

  • Allargata la platea: la possibilità di rottamazione viene estesa anche alle cartelle notificate nel 2016 (quindi il periodo ammesso è 2000-2016);
  • Diluiti i pagamenti: i pagamenti legati alla definizione agevolata possono essere pagati in 5 rate anziché 4, fermo restando che dovranno essere pagati per il 70% nell'anno 2017 e per il restante 30% nel 2018;
  • Più tempo per presentare la domanda: si allungano poi i tempi entro i quali sarà possibile presentare la dichiarazione all'agente della riscossione, che slitta dal 23 gennaio 2017 al 31 marzo 2017;
  • Clausola di salvaguardia: viene prevista per i contribuenti che hanno già richiesto la definizione agevolata secondo le vigenti (meno favorevoli) condizioni.

Pacchetto semplificazioni fiscali: molte le novità del decreto che riguardano le semplificazioni di natura fiscale, tra cui:

  • Moratoria estiva: stop ai versamenti fiscali derivanti da accertamenti automatici tra il 1° agosto e il 4 settembre;
  • F24 cartaceo: consentito l’utilizzo dell’F24 cartaceo per operazioni fino a 1.000 euro e per i contribuenti non titolari di partiva IVA;
  • Tax day: spostate le scadenze dal 16 al 30 giugno di ogni anno di IRES, IRPEF e IRAP (versamenti IMU e TASI restano al 16 giugno);
  • Certificazione Unica: spostato dal 28 febbraio al 30 marzo il termine per l’invio della CU (il vecchio “CUD”) da parte dei datori di lavoro;
  • Rimodulate scadenze 730: spostata al 23 luglio la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi tramite 730 precompliato;
  • CAF: anche i CAF potranno inviare i modelli 730 ordinari fino al 23 luglio a patto che abbiano processato almeno l’80% delle dichiarazioni entro il 7 luglio;
  • Taglio agli adempimenti: eliminati diversi adempimenti informativi, dalla cedolare secca agli immobili detenuti all'estero alla scelta dei regimi contabili opzionali;
  • Partite IVA: chiuse d’ufficio, da parte dell’Agenzia delle Entrate, se inattive per tre anni;
  • PEC: esteso il ricorso alla PEC per notifiche e atti catastali;
  • Prelievi bancari delle imprese: non innescano accertamenti i prelievi disposti dalle imprese fino a 1.000 euro al giorno e 5.000 al mese;
  • Trasferte professionisti: diventano deducibili le spese sostenute in trasferta dai professionisti.

 

Abolizione degli studi di settore: dal 2017 al loro posto arrivano gli “indici sintetici di affidabilità fiscale” che premiano i contribuenti più seri e affidabili.  A tali indici del contribuente saranno collegati anche meccanismi premiali per le imprese più affidabili (come l’esclusione o la riduzione dei termini per gli accertamenti), oltre a vantaggi come rimborsi più veloci.