Diritti

I nuovi italiani

18/11/2015

I NUOVI ITALIANI

APPROVATA ALLA CAMERA LA NUOVA LEGGE SULLA CITTADINANZA PER I MINORI FIGLI DI STRANIERI

L’integrazione degli immigrati e dei loro figli occupa un posto di rilievo nell’agenda, sia economia, sia sociale, del nostro Paese e dell’intera Unione Europea. Una partecipazione attiva degli immigrati e dei loro figli al mercato del lavoro e, più in generale, alla vita sociale è una condizione imprescindibile per garantire la coesione sociale del paese di accoglienza e per renderli cittadini autonomi e capaci di intraprendere un reale percorso di integrazione.

 

Quando si parla di cittadinanza, non è all’emergenza dell’attuale ondata di arrivi che bisogna guardare, ma a quella comunità di stranieri, residente legalmente in Italia da tanto tempo, che nel nostro Paese ha deciso di lavorare, vivere, crescere una famiglia, integrandosi nella nostra società. E in particolare, la nuova legge sulla cittadinanza è rivolta ai figli di questi immigrati, nati e cresciuti in Italia, italiani a tutti gli effetti, tranne che formalmente.

 

Si tratta di una riforma importante per l’Italia e per moltissimi bambini.

 

La nuova legge è rivolta a ragazzi/e nati/e  in Italia da genitori stranieri o arrivati prima del compimento del dodicesimo anno di età che abbiano alcuni requisiti, tra i quali anche la frequenza scolastica e il possesso da parte di almeno un genitore del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lunga durata.

 

Per riconoscere la cittadinanza abbiamo scelto di puntare sul radicamento della famiglia e del minore in Italia.