Esteri
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È SOLO UN TITOLO. SENZA RISORSE, SENZA IDEE
Questo provvedimento che il governo chiama Piano Mattei è in realtà una scatola vuota, senza risorse e senza idee.
È solo un titolo, come spesso succede con il governo Meloni.
In teoria crediamo sia anche giusta l’idea di puntare, in termini di priorità della nostra politica estera, sul rapporto con il continente africano. Tanta parte del futuro dell'Italia si gioca con l’Africa, in Africa e nel Mediterraneo. Noi siamo il cardine del rapporto tra Europa e continente africano e sappiamo quanto sia importante il continente africano in termini di sicurezza energetica e di stabilità.
Si tratta di un’iniziativa, come ricordato nel dibattito parlamentare, che si inserisce in un solco di continuità della politica estera italiana, iniziata decenni fa con Fanfani e poi Craxi, continuata con i Governo Prodi e Renzi. A tal proposito, l’Esecutivo in carica dovrebbe fare tesoro di tali esperienze pregresse ed eventualmente colmarne le eventuali lacune.
Invece si sta smontando uno strumento di politica estera, lo strumento finora più utilizzato e più efficace, ossia la legge n. 125 del 2014 per gli interventi con il continente africano che viene smontata a favore di una cabina di regia di Palazzo Chigi.
Mai prima si era visto usare un decreto-legge solo per istituire una Cabina di regia e dare un po’ di soldi a un’unità di missione della Presidenza del Consiglio, l’ennesima, in realtà, secondo quella che pare ormai una costante: accentrare tutto a Palazzo Chigi, privando Ministri di funzioni e competenze.
Questo provvedimento sta scardinando un meccanismo che avrebbe bisogno di essere aiutato, rafforzato, non cancellato e smantellato per piccoli interessi di bottega e di propaganda.
Ma la cosa che rischia davvero di esporre al ridicolo il nostro Paese è la questione delle risorse. Il governo ha stanziato 2.800.000 euro per un Piano che dovrebbe riguardare 54 Paesi. Sono le uniche nuove risorse che mettete per qualificare le relazioni con l’Africa.
La Cina spende, ogni anno, almeno 10 miliardi tra crediti, investimenti e aiuti verso il continente africano.
La Germania o la Francia stanziano circa un miliardo di aiuti ogni anno per tenere rapporti, per favorire iniziative di sviluppo e di investimento.
La desta, invece, vuole fare una cosa nuova senza soldi, senza le risorse umane che di solito si occupano delle relazioni con l’Africa.