Economia

Il Parlamento decisivo sul Recovery Fund

15/10/2020

APPROVATA LA RELAZIONE DELLA COMMISSIONE BILANCIO

PUNTARE SU RIVOLUZIONE GREEN,  PARITA' DI GENERE ED ENTI LOCALI

 

Abbiamo espresso in Aula il nostro voto favorevole alla relazione che la Commissione bilancio ha approntato al termine di un attento e fruttuoso lavoro collettivo.

Il Parlamento sta scrivendo una pagina decisiva e, attraverso l'approvazione di questo atto, dà corpo a un'idea della propria centralità, in questa fase critica del Paese.

Dalle crisi si può uscire in due maniere, o con le istituzioni impoverite, con le istituzioni più deboli - e questo apre le strade a tutte le avventure anche politiche - oppure dalle crisi si può uscire con le istituzioni più forti.

Scegliere di dare gli indirizzi al governo, di mettere in campo un'azione di monitoraggio e di valutazione insieme al governo, di seguire con attenzione e valutare tutti questi investimenti, decisivi per il futuro del Paese, è un modo per ridare credibilità e forza all'istituzione parlamentare, che sola rappresenta il popolo, in maniera completa e organica.

La relazione lo dice con chiarezza. I soggetti attivi del cambiamento sono coloro che hanno svolto un ruolo da protagonisti in tutti questi anni, che hanno tenuto a galla questo nostro Paese.

Citiamo due categorie, tra le tante: gli enti locali e le donne. Sono le due categorie che hanno tenuto a galla questo Paese, anche in questo frangente di crisi.

In Aula abbiamo posto l’attenzione sul tema dell'occupazione femminile, sul  tema delle infrastrutture sociali per un piano nidi di qualità, che significa meno disuguaglianza tra i bambini, ma significa anche più opportunità per le donne, significa più incentivi all'imprenditoria femminile, più appoggio a tutte le iniziative che favoriscono, appunto, la parità di genere.

Questa uguaglianza di genere deve essere l'obiettivo centrale del Recovery Fund. Questo è il grande gap da colmare. Questo Paese, ogni volta che ha messo le donne al centro delle sue politiche di cambiamento, ha avuto successo.

Il secondo elemento è quello degli enti locali. Solo loro possono fare in modo che l’ecologia integrale, questa idea forte che caratterizza la nostra coalizione, diventi concretezza.

Non dimentichiamo che la Costituzione recita all'articolo 114 che la Repubblica è costituita da comuni, province, città metropolitane, Regioni e Stato. Hanno tutti pari dignità, che vuol dire che tutti sono protagonisti.

Non serve centralizzare ingegneri ai Ministeri. Serve dare ingegneri alle province, nelle direzioni delle stazioni appaltanti. Serve dare ingegneri ai comuni, serve dare ingegneri alle Regioni.

È compito della politica fare precise, chiare e dare una chiara direzione di cosa l'Italia vuole essere nei prossimi trent'anni. Crediamo che l'Italia debba essere leader nella rivoluzione verde, nella transizione ecologica.