Welfare

Rigore e serietà nella guerra contro il coronavirus

27/03/2020

Aggiornamento al 27 marzo 2020

 

CONTRO IL CORONAVIRUS UNA BATTAGLIA DURISSIMA MA UNITI CE LA FAREMO

 

L’emergenza coronavirus ha costretto il governo a prendere numerose decisioni, che hanno avuto un impatto significativo sulla vita di tutti i cittadini, sui lavoratrici e i lavoratori, sulle imprese. 

Gli obiettivi sono stati e sono: cercare di arginare il diffondersi del contagio, non lasciare nessuno da solo, aiutare chi è in difficoltà, gettare le basi per una ripresa economica quando tutto questo sarà finito. 

Il nostro pensiero va a tutte le vittime di questa pandemia, e a tutti coloro che in questi giorni e in queste ore stanno combattendo una battaglia durissima. 

 

IL DECRETO “CURA ITALIA”

 

Ultimo in ordine di tempo il cosiddetto decreto“Cura Italia”, introduce misure di potenziamento del servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese. 

 

Si interviene su quattro fronti principali e si prendono altre misuresettoriali.

  • Per prima cosa si punta a finanziare e a potenziare il Sistema sanitario nazionale, la Protezione civile e gli altri soggetti pubblici che in queste settimane sono in prima linea per contrastare l’emergenza.
  • Il secondo obiettivo è quello di sostenere l’occupazione e i lavoratori, attraverso l’estensione delle misure speciali in tema di ammortizzatori sociali per tutto il territorio nazionale, e a favore dei lavoratori per la difesa del lavoro prevedendo norme speciali in materia di riduzione dell'orario di lavoro e di sostegno al reddito.
  • Si vuole poi supportare il credito per famiglie e micro, piccole e medie imprese, tramite il sistema bancario e l’utilizzo del fondo centrale di garanzia.
  • Si stabilisce la sospensione – ed è il quarto “pilastro” di questa vera e propria manovra – degli obblighi di versamento per tributi e contributi ed altri adempimenti fiscali e incentivi fiscali per la sanificazione dei luoghi di lavoro e premi ai dipendenti che restano in servizio.

 

Nel POTENZIAMENTO DEL SISTEMA SANITARIO NAZIONALE vengono, ad esempio, disposti incentivi a favore del personale; aumentate le risorse umane per il ministero della Salute; potenziate le reti di assistenza sul territorio; previste delle aree sanitarie temporanee; disposti incentivi per avere più dispositivi medici e di protezione individuale; l’arruolamento di medici e infermieri militari; l’assunzione urgente di funzionari tecnici per la biologia, la chimica e la fisica presso le strutture sanitarie militari.

 

Nel SOSTEGNO DEL LAVORO E DEI LAVORATORI sono ad esempio previste: la cassa integrazione ordinaria e assegno ordinario; la cassa integrazione ordinaria per le imprese in cassa integrazione straordinaria; la trasformazione degli assegni di solidarietà in assegno ordinario; la cassa integrazione in deroga; il congedo e indennità per i lavoratori dipendenti del settore privato, iscritti alla gestione separata e autonomi; il congedo, indennità e bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting per i lavoratori del settore pubblico e sanitario; l’indennità lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali. 

 

Nel SOSTEGNO DELLA LIQUIDITÀ ATTRAVERSO IL SISTEMA BANCARIO sono previste, tra le numerose disposizioni, il Fondo centrale di garanzia Pmi; la modifica alla disciplina del Fondo indennizzo risparmiatori; il contenimento dei costi garanzia confidi per le Pmi; misure per il credito all’esportazione; l’stensione del Fondo solidarietà mutui “prima casa” a lavoratori autonomi e liberi professionisti; le misure di sostegno finanziario alle imprese, e alle Pmi.

 

Nel SOSTEGNO DELLA LIQUIDITÀ DELLE FAMIGLIE E DELLE IMPRESE sono infine previste, tra le altre, la rimessione in termini per i versamenti e sospensione dei termini degli adempimenti e dei versamenti fiscali e contributivi e dei premi per l’assicurazione obbligatoria; premi ai lavoratori dipendenti; il credito d’imposta per spese di sanificazione ambienti di lavoro; il credito d'imposta per botteghe e negozi; la sospensione termini relativi all'attività degli enti impositori.

 

 

GLI ALTRI DECRETI 

Questi provvedimenti si aggiungono a quelli fin qui adottati d’urgenza dal governo (v. DOSSIER n. 44, del 14 marzo, a destra del apagina, a cura dell’Ufficio documentazione e Studi del gruppo Pd alla Camera), con i quali sono stati sospesi adempimenti tributari e pagamenti di contributi e mutui per gli abitanti della ex “zona rossa”, sono stati aperti gli ammortizzatori sociali a soggetti che in condizioni ordinarie non ne beneficiano, sono state potenziate le modalità di lavoro a distanza ed è stato garantito sostegno al settore del turismo.

 

 

 

APPROVATO IL DECRETO N. 6 DEL 23/02/'20 CONTENENTE MISURE PER L'EMERGENZA CORONAVIRUS

Il nuovo coronavirus pone un'enorme sfida non solo al Servizio Sanitario Nazionale, ma all'intero sistema Paese.

Serve una grande risposta unitaria. Ma è necessario uscire dal ping pong mediatico fra minimizzatori e teorici dell'imminente fine del mondo. E in questa direzione, bene ha fatto il Ministro Speranza nei giorni scorsi a dotarsi di una voce al suo fianco autorevole sul piano internazionale come quella del Prof. Ricciardi, che si aggiunge a quelle dell'Istituto Superiore di Sanità e della task force coronavirus istituita già il 22 gennaio e che da allora coordina 24 ore su 24 le azioni da mettere in campo per fronteggiare l'emergenza.

Non ci possiamo permettere che anche questa enorme sfida sanitaria sia terreno di distinguo, di polemica politica quando non finanche di propaganda. Chi lo facesse, chi non cogliesse l'estrema necessità di rafforzare la fiducia nelle Istituzioni preposte, si sottrarrebbe irrimediabilmente ad una responsabilità collettiva.

Il governo ha avuto un approccio giustamente rigoroso, che è stato immediatamente assunto attraverso le ordinanze urgenti dal governo e dalle regioni sede dei focolai, con l'obiettivo di contenere la diffusione del virus.

Questa è la nostra sfida.

L'obiettivo è ridurre il contagio del virus, fare in modo che avvenga con limitatezza e con una lenta progressione affinché il Servizio Sanitario Nazionale sia in grado di gestirlo da un punto di vista della risposta organizzativa e clinica.

Questo decreto dà una cornice giuridica condivisa, che definisce puntualmente le misure di contenimento dell'epidemia, un decreto che dà indicazioni precise, frutto di una essenziale cooperazione fra il governo, il Parlamento, le regioni e il sistema degli Enti locali, da sostenere e difendere da parte di tutti.

 

LE PRINCIPALI MISURE PREVISTE DAL DECRETO

Nei Comuni o nelle aree nei quali risulta positiva al Coronavirus almeno una persona, le autorità competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento e gestione adeguata e proporzionata all'evolversi della situazione epidemiologica.

Le misure di contenimento possono riguardare, tra l'altro:

  • il divieto di allontanamento dal Comune o dall'area interessata;
  • il divieto di accesso al Comune o all'area interessata;
  • la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico;
  • la sospensione del funzionamento dei servizi educativi dell'infanzia e delle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione e di formazione superiore, compresa quella universitaria, salvo le attività formative svolte a distanza;
  • la sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura;
  • la sospensione dei viaggi d'istruzione organizzati dalle istituzioni scolastiche del sistema nazionale d'istruzione;
  • la sospensione delle procedure concorsuali per l'assunzione di personale;
  • l’applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva agli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva;
  • la previsione dell’obbligo da parte delle persone che hanno fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico, come identificate dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio, che provvede a comunicarlo all'autorità sanitaria competente per l'adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva;
  • la chiusura di tutte le attività commerciali, esclusi gli esercizi commerciali per l'acquisto dei beni di prima necessità;