Diritti

Approvata alla Camera la legge sul suicidio assistito

10/03/2022

MORTE VOLONTARIA MEDICALMENTE ASSISTITA 

UNA BUONA LEGGE CHE RAPPRESENTA UN PASSO IN AVANTI

 

La questione riguarda la morte e la libertà di una persona di lasciarsi morire. Non possiamo arrogarci mai il diritto di far morire delle persone, in nessun caso, ma possiamo scegliere di lasciare morire dignitosamente una persona. 

 

Il provvedimento sulla “morte volontaria medicalmente assistista” disciplina la facoltà di richiedere assistenza medica, in modo da consentire di porre fine volontariamente e autonomamente alla propria vita, in presenza di specifici presupposti e condizioni, così come delineati dalla Corte costituzionale.

 

A tal fine il testo individua i requisiti e la forma della richiesta, nonché le modalità con le quali deve avvenire la morte volontaria medicalmente assistita. Si prevede l’esclusione della punibilità per il medico, il personale sanitario e amministrativo, insomma di tutti gli esercenti la professione sanitaria, nonché per chiunque abbia agevolato il malato nell’esecuzione della procedura di morte volontaria medicalmente assistita cui si sia dato corso nel rispetto delle norme di legge.

Specifiche disposizioni concernono inoltre l’obiezione di coscienza del personale sanitario e l’istituzione dei Comitati per la valutazione clinica presso le Aziende Sanitarie territoriali.

In particolare, con riguardo ai presupposti che consentono l’accesso alla morte medicalmente assistita, si specifica che la persona richiedente deve trovarsi nelle seguenti “concomitanti condizioni”:

  • aver raggiunto la maggiore età al momento della richiesta;
  • essere capace di intendere e di volere e di prendere decisioni libere, attuali e consapevoli;
  • essere adeguatamente informata;
  • essere stata previamente coinvolta in un percorso di cure palliative al fine di alleviare il suo stato di sofferenza e averle esplicitamente rifiutate o volontariamente interrotte;
  • essere affetta da una patologia attestata, dal medico curante, come irreversibile e a prognosi infausta oppure essere portatrice di una condizione clinica irreversibile, e che tali condizioni cagionino sofferenze fisiche e psicologiche che il richiedente trova assolutamente intollerabili;
  • essere tenuta in vita da trattamenti sanitari di sostegno vitale, la cui interruzione provocherebbe il decesso del paziente.

 

La richiesta deve essere attuale, informata, consapevole, libera ed esplicita, manifestata per iscritto, nelle forme dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata.

Se le condizioni della persona non consentono il rispetto di queste forme, la richiesta può essere espressa e documentata con videoregistrazione o qualunque altro dispositivo idoneo che gli consenta di comunicare e manifestare inequivocabilmente la propria volontà, alla presenza di due testimoni e di un pubblico ufficiale che attesti l’autenticità, la data e il luogo di espressione della volontà dell’interessato.