21/07/2024 - 11:21

“Solidarietà piena al giornalista de “La Stampa”, Andrea Joly vittima ieri notte di una vile aggressione messa in atto da militanti di Casa Pound a Torino.
L’ennesimo episodio violento e di attacco alla libertà di stampa che caratterizza la storia di questa organizzazione di chiaro stampo neofascista.
Ogni giorno che passa dalla messa fuori legge di Casa Pound è un giorno di troppo”.

Lo scrive in una nota l’on. Federico Fornaro, dell’Ufficio di presidenza del PD alla Camera dei Deputati.

19/07/2024 - 13:48

Con 59 questioni di fiducia sviliti ruolo Parlamento e  rapporti tra maggioranza e opposizione.

“Con il vero è proprio record di voti di fiducia da parte del governo Meloni, corriamo il rischio di svilire il ruolo del Parlamento, di svilire i rapporti tra maggioranza e opposizione. Lo strumento della fiducia dovrebbe essere un fattore straordinario da usare in occasione eccezionali, se diventa la regola è evidente che non c'è più il ruolo per il Parlamento e per i parlamentari, non solo di opposizione ma anche di maggioranza. Questo è un ulteriore elemento di spostamento del potere dal Parlamento verso Palazzo Chigi”.  Così il deputato dem Federico Fornaro, della presidenza del Gruppo Pd, a margine delle dichiarazioni di voto finali al dl Casa, intervistato sul sito web dei deputati Pd.

“Questo – conclude Fornaro – denota una contraddizione: hanno sempre detto che loro sono stati eletti dal popolo e non erano un governo tecnico e che erano una maggioranza coesa. Sono tanto coesi che devono mettere la fiducia perché altrimenti rischierebbero su una serie di emendamenti non tanto dell'opposizione, ma degli stessi parlamentari di maggioranza”.

04/07/2024 - 17:03

Fornaro a Casellati, scopra le carte, parlamento deve essere messo nelle condizioni di discutere

“Prima di entrare nel merito del disegno di legge di riforma costituzionale il governo deve scoprire le carte sulla legge elettorale. È del tutto evidente che la nuova architettura istituzionale del premierato si fonda sulla riforma della legge elettorale. Non si può iniziare ad affrontare la riforma, su cui siamo fermamente contrari, in assenza di un testo base della nuova legge elettorale prevista dal ddl del governo. La Ministra Casellati non può limitarsi a dichiarare che ci sta pensando. La Camera deve essere messa nelle condizioni di poter esaminare nel merito tutti gli effetti della riforma sulla nostra architettura istituzionale” così in una nota il deputato democratico, componente dell’ufficio di presidenza del gruppo del Pd, Federico Fornaro, è intervenuto in Commissione affari costituzionali della Camera che ha incardinato oggi il ddl sul premierato che -
ha sottolineato Fornaro - “per la prima volta nella storia repubblicana, costituzionalizza la legge elettorale”.

18/06/2024 - 16:47

“Per rispetto dell'Aula, mi sarei aspettato almeno una motivazione per cui la maggioranza ha chiesto l'inversione dell'ordine del giorno dei lavori a Montecitorio e invece c'è solo la richiesta di posporre un decreto in scadenza. Fino ad ora il disegno di conversione di un decreto in legge aveva sempre avuto la precedenza su tutto. Quindi o ci troviamo di fronte ad un provvedimento che è al fuori di tutte le regole – e lo avevamo già capito dai lavori di Commissione quando il governo voleva chiudere l'autonomia differenziata entro una certa data – oppure davanti a un provvedimento che deve seguire il normale iter parlamentare. Quali sono gli obblighi istituzionali e non politici che ci impongono tale accelerazione? Perché ci viene imposta l'ennesima forzatura?” Lo dichiara il deputato dem Federico Fornaro in Aula di Montecitorio criticando la decisione di modificare l'ordine del giorno dei lavori anticipando la discussione sull'autonomia differenziata.

“Se la discussione e il voto sull'autonomia viene rimandata a domani o giovedì, decade il disegno di legge? No.” ha continuato Fornaro. “Forse non vi fidate tra di voi e avete paura che qualcuno possa cambiare idea. Le vostre forzature dei regolamenti e del normale rapporto tra maggioranza e opposizione in Parlamento provoca un profondo disagio. Volete fare la doppietta per accontentare alla Camera e al Senato due partiti di maggioranza sui loro cavalli di battaglia. Passo dopo passo state attuando una vera e propria dittatura della maggioranza. Fermatevi!”

10/06/2024 - 14:58

“Tra i grandi partiti il PD è l’unico a crescere sia in voti assoluti sia in percentuale rispetto alle politiche del 2022. Dopo una campagna elettorale tutta incentrata dalla maggioranza di governo sulle questioni nazionali non appare improprio un raffronto con le ultime consultazioni politiche. Rispetto alle politiche del 2022, il PD aumenta di circa 250.000 i suoi consensi e del 5,1 in termini percentuali. Analogamente AVS compie un balzo in avanti di oltre 540.000 voti e del 3,1%. Fratelli d’Italia, invece, perde circa 600.000 elettori rispetto al 2022 pur crescendo in percentuale del 2,8. Anche la Lega segna un meno circa 400.000 elettori e un +0,2%, mentre Forza Italia pareggia o quasi in termini di voti (meno 40.000) e aumenta dello 0,5%.
M5S ,invece, ha il risultato peggiore: circa 2 milioni di voti in meno in due anni con un calo del 5,4%. Per quanto riguarda l’affluenza il raffronto corretto per la diversa composizione degli aventi diritto è quello tra le europee 2019 e quelle del 2024: meno 3 milioni di votanti e meno 6,4 in termini percentuali. Per la prima volta nella storia della Repubblica in un’elezione nazionale non si è arrivati al 50% dei votanti”
Lo scrive in una nota, l’on. Federico Fornaro, dell’Ufficio di presidenza del PD alla Camera.

28/05/2024 - 15:25

“Le assenze spesso valgono più di tante parole, come il vuoto di oggi nei banchi del governo alla Camera per la commemorazione per il 50° anniversario della strage di piazza della Loggia a Brescia. Un comportamento inaccettabile e un oltraggio alla memoria delle vittime innocenti e alle loro famiglie. Il governo si scusi.”

Lo scrive in una nota il deputato democratico, Federico Fornaro, dell’ufficio di presidenza del gruppo Pd alla Camera.

17/05/2024 - 12:24

Gli Onorevoli Gribaudo e Fornaro hanno presentato un’interpellanza urgente al Ministero dell'Ambiente e Sicurezza Energetica riguardante il progetto del biodigestore previsto a Borgo San Dalmazzo. Il progetto prevede un impianto con una capacità di trattamento di 35mila tonnellate di rifiuti organici e 10mila tonnellate di sfalci, adatto a servire una popolazione di 800-900mila abitanti, mentre la provincia di Cuneo conta poco meno di 600mila residenti: per saturare questa capacità di smaltimento, la provincia di Cuneo dovrebbe "importare" rifiuti organici.
È importante sottolineare che il nord-ovest Italia è già pieno di impianti di trattamento dei rifiuti organici, con significative capacità residue nelle province confinanti.

Il biodigestore in progetto a Borgo San Dalmazzo è sostenibile economicamente solo se viene saturata la sua capacità di trattamento, poiché le entrate sono proporzionali alla quantità di rifiuti smaltiti: se non arriveranno sufficienti quantità di rifiuti, non sarà possibile per ACSR ripagare l'investimento e questo si tradurrà in tariffe più care per i 158 mila cittadini cuneesi serviti da questo gestore.

Il costo previsto per l'impianto di digestione anaerobica di Borgo San Dalmazzo è di 16 milioni di euro, di cui quasi 13 milioni coperti dal PNRR.
Perché spendere così questi soldi? A chi serve questo impianto? Non è forse meglio investire su altri capitoli più urgenti ed utili al territorio? Il tempo per fermare il progetto non è ancora scaduto, e visti i problemi su alcune infrastrutture del territorio come quella del Colle di Tenda, per fare l’esempio più eclatante, avrebbe più senso decidere di investire questo denaro su progetti più rilevanti per il benessere del territorio.

È importante ricordare che questi fondi provengono dai contribuenti italiani e che una parte significativa del PNRR è finanziata da prestiti che dovremo restituire. Spendere male questi fondi, investendo in un impianto non necessario, rappresenterebbe un danno per tutti i contribuenti.

15/05/2024 - 18:25

l parlamentare del Pd, Federico Fornaro ha presentato una interrogazione al ministro dell’Interno

“La libertà di espressione e i valori fondanti della nostra democrazia, quale  l’antifascismo, sembrano proprio essere estranei al sindaco di Maserà, Comune in provincia di Padova. Gli ultimi episodi documentano una situazione davvero estrema e pertanto ho chiesto al ministro dell’Interno – con una interrogazione urgente- se, nell’ambito delle sue competenze, non intenda fare una verifica sugli atti e le prese di posizione dell’amministrazione comunale che mettono in discussione la libertà democratiche.” Va giù duro il deputato del Pd Federico Fornaro dopo che l’amministrazione comunale di Maserà, l’8 aprile scorso, ha respinto – a maggioranza- la richiesta di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini e di riconoscerla a Giacomo Matteotti. “Il sindaco Gabriele Volponi – scrive Fornaro al ministro Piantedosi-  ha spiegato che “la cittadinanza onoraria a Mussolini è stata votata dai nostri antenati e che il sindaco di un paese di provincia non può cambiare la storia”. E per quanto riguarda il riconoscimento della cittadinanza onoraria a Giacomo Matteotti, Fornaro ricorda sempre nella sua interrogazione, che il “sindaco ha argomentato che per Matteotti era stata chiesta una cittadinanza onoraria post mortem e che lui non sapeva se sia possibile conferirla”. Comunque – aggiunge il parlamentare Dem-   va ricordato che la stessa amministrazione comunale aveva conferito la cittadinanza onoraria al Milite ignoto”.  “E a conferma del fatto che le giustificazioni dell’amministrazione nascondano l’ostilità verso i valori dell’antifascismo, prosegue Fornaro, nei giorni scorsi è stata respinta la richiesta dell’ANPI Padova e della minoranza consiliare, di utilizzare il prossimo 21 maggio la Sala della Casa delle Associazioni per la prenotazione del libro dello storico Mimmo Franzinelli, “Matteotti e Mussolini”. Il sindaco – ricorda l’esponente del Pd-  ha motivato il diniego in quanto ci sarebbe nel territorio comunale (e non nella sala richiesta) un evento già programmato, aggiungendo che “come indicato da autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e dal Comitato Regionale per le comunicazioni è vietato lo svolgimento di attività che possano fornire contenuti informativi non neutrali". Fornaro ha pertanto richiamato il ministro dell’Interno sottolineando che “impedire la presentazione di un testo di storia che si occupa di una delle vicende recenti più tragiche del nostro paese è una evidente violazione del diritto di libertà di espressione presente nella Costituzione”. Da qui la richiesta di un intervento da parte del ministro dell’Interno.

10/05/2024 - 14:10

Una risposta insufficiente, reticente e storicamente inappropriata quella data oggi dal governo alla nostra interrogazione sull’adunata fascista in uniformi e schieramento militare tenutasi a Dongo lo scorso 28 aprile. Avevamo chiesto se fossero stati identificati i protagonisti di quel pellegrinaggio funebre politicamente deplorevole e corredato da atti gravissimi, come la chiamata del “saluto fascista”, che contrastano la giurisprudenza di merito e di legittimità.
Il Ministro degli Interni ha fatto sapere di aver identificati i 34 presenti di cui 12 sono stati denunciati e che sono in corso indagini per accertare ulteriori fatti penalmente rilevanti riconoscendo per i presenti a Dongo la violazione di leggi che non potrà essere tollerata in futuro.
Inoltre nella ricostruzione dei fatti, il Ministro Piantedosi usa parole inaccettabili a proposito della contemporanea manifestazione promossa dall’Anpi parlando di “opposte ideologie”, espressione che rivela la lontananza dalla Costituzione su cui il ministro ha giurato e che richiedono da parte del Governo un intervento correttivo non rinviabile e assolutamente doveroso. L’Italia è una repubblica democratica nata dalla lotta antifascista: questa è la storia. E non si può riscrivere.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, e Federico Fornaro, deputato Pd.

29/04/2024 - 15:24

Come ogni anno, anche ieri a Dongo e a Giulino di Mezzegra, in provincia di Como abbiamo assistito a manifestazioni e celebrazioni di chiaro stampo neofascista, con persone in divisa nera e inquadrati militarmente che ancora una volta hanno offeso la memoria di quei luoghi, dove la storia ha scritto una pagina determinante della sconfitta della vergogna fascista. Un pellegrinaggio funebre politicamente deplorevole e atti gravissimi, come la chiamata del “saluto fascista”, che contrastano la giurisprudenza di merito e di legittimità.
Per questo abbiamo chiesto con un’interpellanza urgente al Ministro Piantedosi di sapere se le forze di polizia presenti abbiano proceduto all'identificazione dei manifestanti fascisti in particolare a Dongo, dove il luogo e il numero limitato dei partecipanti sicuramente lo consentiva.
Abbiamo inoltre chiesto se, in caso di mancata identificazione, ciò sia avvenuto in base a direttive, e da parte di quale autorità, governativa o di polizia, anche alla luce di pregresse dichiarazioni del Ministro dell'Interno sull’utilità dell'identificazione personale come nel caso dell’antifascista che manifestò il suo pensiero nel Teatro alla Scala di Milano.
Nell’interpellanza depositata si chiede infine se, tra gli appartenenti a forze di polizia, vi fossero ufficiali di polizia giudiziaria e “se, in tal caso, alcuno di essi abbia proceduto alla redazione ed inoltro di notizia di reato”.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati e Federico Fornaro, deputato Pd,  firmatari dell’interpellanza urgente.

29/04/2024 - 14:43

“Quanto sta avvenendo lo riteniamo grave e lesivo della Costituzione e del bicameralismo paritario. Non si può continuare ad ignorare il comportamento del Governo. Questo Governo ritiene a suo dire il Senato della Repubblica più affidabile della Camera dei deputati, a noi questo non interessa ma interessa il risultato. Il risultato che questa camera per il governo è sostanzialmente una buca delle lettere e per di più impone anche la data entro cui il pacco deve essere consegnato. Chiediamo un intervento chiarificatore della giunta per il regolamento in base a quanto accaduto nelle ultime settimane e in riferimento al processo verbale durante le commissioni, e la violazione dell’art. 57 comma 1 e anche sul ruolo e le funzioni del segretario nelle commissioni”. Lo ha detto in Aula Federico Fornaro, deputato e segretario d’Aula del Pd.
“Le chiediamo, signor Presidente - ha aggiunto Fornaro - di tutelare la dignità e il ruolo della Camera, umiliata dal Governo e non essere il Presidente della sola Maggioranza”.

 

24/04/2024 - 15:00

“La proposta di dedicare a Giacomo Matteotti lo scranno della Camera da cui pronunciò il suo ultimo discorso, facendo in modo che non sia assegnato ad alcun gruppo, sia subito messa all'ordine del giorno. All'epoca non esisteva il posto assegnato, però siamo riusciti a ritrovare un'immagine che fissa da dove abbia parlato Matteotti il 30 maggio del 1924. Credo sia il giusto riconoscimento ad un uomo straordinario che ha dato la vita per difendere la nostra democrazia parlamentare”.

Così Federico Fornaro, della Presidenza del Gruppo del Partito Democratico alla Camera, intervenendo in Aula sull’ordine dei lavori a sostegno della proposta sostenuta da tutte le opposizioni e formalizzata con una lettera al presidente Lorenzo Fontana.

13/03/2024 - 16:11

“La decisione del Quirinale di eliminare dall’elenco corrente delle onorificenze i nominativi dei Capi di Stato e di altri insigniti dopo la loro morte è ineccepibile sia sotto il profilo strettamente giuridico sia sotto quello storico. Auspichiamo che tutti prendano atto di questa autorevole presa di posizione lasciando la materia alla storia e all’interpretazione degli storici, fuori da sterili strumentalizzazioni politiche” così i deputati della commissione Affari costituzionali della Camera, Simona Bonafè, Gianni Cuperlo, Federico Fornaro e Matteo Mauri.

13/03/2024 - 14:13

È stato approvato il nostro ordine del giorno che impegna il governo ad intervenire per assicurare che Acciaierie d'Italia riprenda gli ordini nei confronti di Sanac, ponendo fine alla situazione di cassa integrazione in cui versano centinaia di lavoratori.
Sanac s.p.a. è una società attiva nel settore della estrazione, produzione e commercializzazione di materie prime e materiali refrattari ed è indirettamente controllata da Ilva s.p.a., società in amministrazione straordinaria; l'azienda, operante con quattro stabilimenti in Sardegna, Toscana, Piemonte e Liguria, riforniva di materiali refrattari gli impianti dell'ex Ilva ed è partecipata dallo Stato tramite Invitalia. Acciaierie d'Italia, però, da tempo si rifornisce all'estero e i lavoratori della Sanac, pur in grado di produrre quanto necessario, sono costretti alla cassa integrazione (nel solo stabilimento di Vado si tratta di 80 lavoratori). Chiediamo al governo, insieme alle diverse sigle sindacali dei lavoratori, che si attivi per vincolare Acciaierie d'Italia alla ripresa degli ordini nei confronti di Sanac.

Così i deputati del Pd Marco Simiani, Emiliano Fossi, Andrea Orlando, Federico Fornaro e Silvio Lai.

11/03/2024 - 17:51

Per sostenere l’importante filiera dell’automotive chiediamo al governo Meloni una radicale inversione della sua azione sin qui debole e ambigua. È necessario che l’esecutivo si attivi nelle sedi istituzionali europee per sostenere e valorizzare il ruolo strategico dell’intero settore perché sia adeguatamente supportato nei prossimi anni, con politiche, strumenti e risorse aggiuntive per la riconversione delle imprese e la riqualificazione dei lavoratori. Chiediamo inoltre al governo di impegnarsi per favorire il rapido superamento delle situazioni di crisi industriale per evitare licenziamenti dei lavoratori e la delocalizzazione di importanti aziende e di adoperarsi affinché Stellantis mantenga in Italia non solo la produzione ma anche i settori della progettazione, dal momento che il design italiano è riconosciuto come elemento di grande valore in tutto il mondo. Serve un’azione decisa di politica industriale per essere anche attrattivi per nuovi investitori e sostenere la graduale transizione della filiera dei servizi dell'automotive, con appositi e mirati interventi finalizzati a favorire la riconversione delle produzioni e la realizzazione di prodotti innovativi.

Così Federico Fornaro, della presidenza del gruppo PD alla Camera, intervenendo in Aula.

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