22/12/2022 - 12:56

“Oggi discutiamo in Aula la prima legge di Bilancio di questa legislatura, in un momento straordinario sia per il tempo ristretto in cui avviene, sia per la fase storica che stiamo attraversando; con l’inflazione che torna in doppia cifra, con una guerra che si svolge nel cuore dell’Europa e con gli innalzamenti del costo dell’energia e delle materie prime. Il tutto all’indomani di una pandemia globale. Ma se i tempi che ci è dato di vivere sono unici, la manovra proposta da questo governo è tutto fuorché unica, anzi ripropone una storia antica: si chiede a tanti, per dare a pochi. A fronte di domande nuove che emergono dalla società e che richiedono alla politica e allo Stato una capacità di innovare, si ripropongono vecchie ricette che scaricano sul lavoro dipendente, i pensionati, i tagli su sanità, scuola e servizi pubblici erogati dagli enti locali i costi della crisi economica internazionale”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Claudio Mancini, della commissione Bilancio di Montecitorio, intervenendo durante la discussione generale sulla legge di Bilancio.

“Ma i nodi – ha aggiunto l’esponente Pd - verranno presto al pettine, perché a fronte di un’inflazione all’11 per cento non adeguate le pensioni sopra la soglia di sussistenza e scaricate il costo dell’inflazione sui servizi ai cittadini. C’è un’ingiustizia evidente nel fatto che con la mancata indicizzazione delle pensioni si finanziano in parte le misure contro il caro energia e che la flat tax, che adesso Fratelli d’Italia chiama tassa piatta per vergogna, si finanzia con nuovo debito, il taglio del reddito di cittadinanza e la riduzione di opzione donna. L’unico vero risultato è dunque ampliare il divario tra lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti, i quali continuano a portare sulle proprie spalle la larghissima parte del peso fiscale e contributivo del Paese”.

“Quando il Pd in commissione – ha concluso Mancini - ha detto ‘se calate la porcata fiscale salta tutto’ vi siete fermati e non avete depositato l'emendamento già predisposto per il condono fiscale. Questa manovra non affronta i problemi più di fondo del Paese e in questa scelta c'è un errore che segnerà la legislatura. Il governo Meloni ha scelto di assecondare una politica di austerity sul piano europeo e sceglie di fare una manovra di bilancio che penalizza i ceti più deboli, che penalizza i pensionati e i lavoratori. Le prossime elezioni amministrative e tra un anno le elezioni europee daranno la risposta degli italiani a queste scelte. Noi del Partito Democratico le spiegheremo con dovizia di argomenti le prossime settimane”.

17/12/2022 - 21:28

“La montagna ha partorito il topolino. Il pacchetto enti locali non contiene nessun emendamento richiesto da ANCI, Upi e conferenza delle Regioni. Le divisioni della maggioranza paralizzano il Parlamento  e scaricano sui cittadini l’aumento dei costi degli enti locali”.
Lo dichiara il deputato democratico Claudio Mancini, segretario della commissione Bilancio della Camera.

05/12/2022 - 13:48

“Il partito della presidente del consiglio è sordo alle critiche arrivate in tutte le audizioni in commissione Bilancio alla Camera sul tema della lotta all’evasione, che purtroppo tornerà a crescere se saranno confermate le scelte su contante e limite al all’utilizzo del Pos. Ma oggi, con la dichiarazione del deputato Filini, tocchiamo vette inaspettate. Bankitalia non può parlare di queste misure perché partecipata dalle banche. In pratica, nessuno si permetta di disturbare il manovratore, anche se si tratta di un’autorevole istituzione che offre studi e analisi sulle sciagurate conseguenze provocate dall’allentamento della lotta all’evasione e su quanto sia grave il passo indietro del governo su questo tema che purtroppo nel nostro Paese continua a essere fondamentale”. Lo dichiara il deputato dem della commissione Bilancio Claudio Mancini.

02/12/2022 - 15:15

“Nel giorno in cui il Censis lancia l'allarme sull'aumento del tasso di povertà tra i lavoratori dipendenti, le audizioni svolte alla Camera dai sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl e dal presidente di Confindustria Bonomi, confermano come nella manovra sia contenuto un attacco di fatto al lavoro subordinato. Tutte le sigle sindacali ritengono inadeguato il taglio del cuneo fiscale previsto, il quale resta di fatto uguale alla misura prevista dal precedente governo, mentre vi è uno sproporzionato aiuto al lavoro autonomo e non per quella fascia di partite Iva che più ne avrebbe bisogno. Come infatti afferma il presidente di Confindustria i beneficiari dell'estensione della Flat tax sono una pletora di circa il 13% dei contribuenti autonomi, che rappresentano lo 0,1% dei contribuenti Irpef totali, e riceveranno un abbattimento della tassazione di circa il 50% con un costo per le casse dello Stato di 900 milioni di euro. In un Paese in cui, ricorda sempre Bonomi, già adesso un autonomo con circa 50mila euro di reddito già paga un terzo di tasse in meno di un dipendente con lo stesso reddito. Si capisce quindi come questa legge di bilancio non faccia nulla a favore del lavoro subordinato, ma apra un divario inaccettabile che va contro i dettati costituzionali di una tassazione che deve esser giusta e progressiva”.

Così il deputato dem della commissione Bilancio della Camera, Claudio Mancini.

02/11/2022 - 17:59

"Ci voleva l'intervento del collega Mollicone contro lo spin time di Roma per avere l'interpretazione autentica del papocchio inserito all'articolo 5 del primo decreto del governo  Meloni.
Il deputato di Fratelli d'Italia smentisce clamorosamente il ministro Piantedosi e le fonti del Viminale e conferma quello che tutti hanno subito compreso, si usano a pretesto i Rave illegali per varare norme che riduco la libertà associativa dei cittadini.
A questo punto ci aspettiamo un emendamento in aula che chiarisca a quale corrente di Fdi verrà attribuito il compito di dirimere la controversia interpretativa". Lo dichiara il deputato democratico Claudio Mancini.

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