08/03/2024 - 16:33

Sfanfara 200 milioni di investimenti che in larga parte neanche ha approvato lui

“Dopodomani si vota in Abruzzo. Oggi Sangiuliano sfanfara 200 milioni di euro del MiC per investimenti nella regione. Se non fosse per l’inconsistenza politica dell’attuale ministro della cultura, verrebbe da pensar male”. Così il deputato democratico, componente della commissione cultura della camera, Matteo Orfini, che sottolinea: “peraltro, come al solito, anche questa volta la propaganda di Sangiuliano si appropria di investimenti e interventi che, in larga parte, nulla hanno a che fare con le scelte del suo gabinetto, ma che vengono dai governi precedenti. Siamo ai livelli più bassi della propaganda elettorale”.

30/11/2023 - 12:32

“Il sottosegretario Mazzi, chiaramente inconsapevole delle cose di cui si dovrebbe occupare, emana una nota ridicolmente trionfalistica in cui dimostra solo la sua totale malafede”. Lo dichiara il deputato democratico Matteo Orfini.

“Intanto occorre ricordare – spiega Orfini - che se c'è una norma sulla discontinuità non è certo grazie a questo governo. E se ci sono 100 milioni da spendere per la discontinuità è grazie a un emendamento a mia prima firma nella passata legge di bilancio, quando Mazzi e il suo ministro si erano completamente disinteressati -a proposito di inerzia- di mettere delle risorse per i lavoratori del settore.

Se oggi il governo è costretto a correre – continua - è perché rischia di perdere quelle risorse, non avendo fatto assolutamente nulla per 11 mesi. Oggi propone una misura spot che tradisce lo spirito della norma sulla indennità di discontinuità e che è esattamente l'opposto di quello che chiedono lavoratori e lavoratrici.

Si offre un bonus, non la attesa riforma. Che Mazzi e Sangiuliano disprezzino i diritti di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo ormai è evidente – conclude il deputato democratico -. Potrebbero almeno risparmiarci l'arroganza sciocca e offensiva di queste dichiarazioni”.

31/08/2023 - 11:25

Sottosegretario Mazzi mente o non sa di cosa parla. Testo del Governo è insulto a Parlamento e lavoratori spettacolo

“Il sottosegretario Mazzi, forse distratto dalle sue tante attività, evidentemente non sa di cosa parla o mente.
O probabilmente ambedue le cose.
Pare francamente surreale che rivendichi come un successo del governo lo stanziamento di 60 milioni di euro a copertura della norma sui lavoratori dello spettacolo. Quei 60 milioni sono frutto di un emendamento a mia prima firma. Il governo si era presentato in Parlamento senza mettere un euro.
A dimostrazione dello scarso interesse per le sorti dei lavoratori dello spettacolo, lo stesso governo ci ha messo 8 mesi per produrre i decreti attuativi e ha deciso di far partire la misura dal 2024. Quindi ha letteralmente buttato un anno. Un anno perso per tutti i lavoratori del settore.
Ma non basta: la norma prodotta nulla ha a che vedere con lo spirito della nostra riforma, che avrebbe garantito un nuovo sistema di tutele per un lavoro strutturalmente discontinuo.
È inoltre abbastanza incredibile che il sottosegretario citi il SET, che come egli dovrebbe sapere era una vecchia proposta del governo Draghi poi superata dal lavoro parlamentare e sostituita appunto dalla indennità di discontinuità.
Ma a parte questi strafalcioni, davvero il sottosegretario o il ministro pensano che una elemosina di 1.500 euro all'anno per nemmeno 20.000 persone sia una riforma? Pensano davvero che sia sufficiente?
Ma in che mondo vivono?
Ritirino un testo offensivo per il Parlamento e per i lavoratori e aprano un confronto serio”. Lo dichiara il deputato dem Matteo Orfini.

30/08/2023 - 16:08

Nella passata legislatura, dopo un lungo confronto con le lavoratrici e i lavoratori del settore e con un grande sforzo unitario in parlamento, approvammo la riforma del welfare per il settore dello spettacolo dal vivo e introducemmo l'indennità di discontinuità come perno di un nuovo sistema di previdenza che riconoscesse le specificità di un lavoro che è per sua natura discontinuo.
Nella prima legge di bilancio di questa legislatura, con l'approvazione - figlia di un costruttivo confronto col presidente Mollicone - di un mio emendamento, reperimmo 100 milioni per finanziare l'avviamento della riforma.
Per renderla esecutiva mancavano i decreti attuativi che il ministro Sangiuliano si era impegnato a varare nel più breve tempo possibile e con un confronto con gli operatori del settore.
Nulla abbiamo più saputo fino all'ultimo consiglio dei ministri in cui è stata discussa una bozza di decreto. Che però rischia di vanificare anni di lavoro e di confronto.
Lo spirito della norma viene completamente snaturato: invece di un nuovo welfare siamo di fronte a una misura di sostegno al reddito, peraltro assolutamente insufficiente. Una platea ridottissima (appena 20.000 persone) e una cifra bassissima (1.500 euro annui).
Non è questa la norma che il parlamento aveva affidato al governo, non è questa l'indennità di discontinuità,  non è questo quello che serve al settore. Chiediamo al governo di ritirare quel testo e di fare quello che avrebbe dovuto fare in questi otto mesi, ovvero confrontarsi con le lavoratrici e i lavoratori e rimanere fedele al mandato affidatogli dal parlamento.

Lo dichiara il deputato democratico Matteo Orfini

25/05/2023 - 14:40

Dichiarazione di Irene Manzi, Mauro Berruto, Matteo Orfini, Roberto Speranza e Nicola Zingaretti, deputati Pd commissione Cultura

La drammatica alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna non ha solo messo in ginocchio migliaia di famiglie , danneggiato gravemente paesi, strade, ferrovie  e colpito duramente le  attività produttive di una parte rilevante  del paese. L’alluvione ha anche terribilmente colpito uno straordinario patrimonio culturale di cui la Romagna può vantare. Il Pd ha già chiesto  una audizione in commissione Cultura del ministro Sangiuliano per sapere come ci si sta muovendo al fine di  far fronte all’emergenza e, soprattutto, come si intenda agire per  mettere in sicurezza le migliaia di opere d’arte e l’intero patrimonio culturale presente nei territori colpiti. Anche il ministro Musumeci , nella sua informativa al Parlamento , ha evidenziato questo tema, mettendo  l’accento sull’urgenza di preservare e tutelare il nostro patrimonio artistico. I deputati Pd della commissione Cultura vogliono ribadire la necessità e l’urgenza di individuare  subito le misure di intervento al fine di mettere in sicurezza un patrimonio  artistico e culturale tra i più importanti del paese  e di restituirne al più presto la piena fruibilità all’intera collettività.

12/04/2023 - 15:59

“Nel settore dello spettacolo operano migliaia di lavoratori con contratti atipici, intermittenti e con poche tutele. Nella scorsa legislatura è stata approvata una delega al governo per il riordino di ammortizzatori sociali e indennità per queste figure professionali, che fissava anche strumenti innovativi: norme su contratti ed equo compenso; riconoscimento del ruolo professionale; introduzione di indennità di discontinuità e benefici previdenziali; redazione di un codice dello spettacolo. Uniti a due grandi valori costituzionali: il diritto al lavoro e la promozione e diffusione culturale. L’esecutivo Meloni ha però prorogato il termine per l’esercizio della delega al 18 agosto 2024, pregiudicando operatività delle misure e utilizzo delle risorse”.

Così il deputato dem, Mauro Berruto, nel corso del Question time alla Camera, rivolgendosi al ministro della Cultura.

Nella replica a Gennaro Sangiuliano, il deputato del Pd, Matteo Orfini, si è detto “non soddisfatto della risposta del ministro. Su iniziativa del Pd, insieme, abbiamo scritto la legge. Su proposta del Pd, insieme, abbiamo implementato le risorse portandole a 100 milioni di euro per il 2023, ma ciò che non possiamo scrivere insieme, poiché attiene al governo, sono i decreti attuativi. Centinaia di migliaia di lavoratori dello spettacolo sono in attesa dell’indennità di discontinuità, diritto previsto per gli altri settori. Dal ministro ci attendevamo non un generico impegno, ma la data di entrata in vigore di questo strumento. Ci auguriamo - ha concluso Matteo Orfini - che almeno da giugno diventi realtà”.

21/03/2023 - 19:03

Presentata dai deputati Dem del  Lazio interrogazione urgente al ministro Piantedosi

“La manifestazione neofascista al Campo della Memoria di  Nettuno del 25 marzo prossimo, per commemorare l’anniversario del 23 marzo 1919, data in cui vennero fondati da Benito Mussolini i Fasci di Combattimento, va vietata perché apologetica del fascismo e incompatibile con i principi costituzionali  e legislativi del nostro ordinamento.”. E’ quanto chiedono, in una interrogazione urgente al ministro dell’Interno Piantedosi, i deputati del Pd Andrea Casu, Nicola Zingaretti,  Michela Di Biase, Marianna Madia, Claudio Mancini, Roberto Morassut e Matteo Orfini. “La manifestazione – si legge nell’interrogazione dei Dem- sarà dedicata anche alla celebrazione dei trent’anni del Campo, sacrario dove riposano i Leoni del Barbarigo ed i giovani eroi che difesero Roma dallo sbarco angloamericano.”  Inoltre – proseguono i deputati Pd nell’’interrogazione al ministro Piantedosi-  l’iniziativa, reclamizzata attraverso il sito azionetradizionale.com, sito di chiara matrice fascista, non fa assolutamente mistero della volontà celebrativa della ricorrenza”. “Nettuno, ricordano i Dem, è città Medaglia d’Oro al Merito Civile per quanto subito dalla popolazione durante l’occupazione nazifascista e per il contributo dato alla Lotta di Liberazione”. Il Pd ricorda infine che  “l’Anpi, comitato provinciale di Roma, ha denunciato tale iniziativa, chiedendo al ministro Piantedosi di negare l’autorizzazione perché rievocativa del fascismo”.

20/01/2023 - 16:46

“La reazione di Francesco Rocca alla mia dichiarazione relativa a un’interpellanza parlamentare discussa stamani alla Camera, e sulla quale il governo ha dato una risposta evasiva, alimenta soltanto i nostri dubbi. Non saranno certo le minacce di querela a fermarci nel richiedere i chiarimenti. E’ evidente che le denunce di Antonio Rocca (allora presidente del comitato locale) hanno riguardato spese sospette per 300mila euro della Cri di Frosinone. Anche se non si trattava di una denuncia diretta a lui, crediamo che, invece di reagire maldestramente, in quanto presidente della Cri all’epoca dei fatti possa e debba spiegare i contorni di questa intricata vicenda”.

Lo dichiara il deputato democratico Matteo Orfini.

20/01/2023 - 13:37

“Nuova tegola sull’ex presidente della Croce Rossa, Francesco Rocca, oggi candidato della destra alla guida della Regione Lazio. La vicenda della sede locale di Frosinone della Cri, in crisi gestionale come altre 28 sul territorio nazionale, mostra a tutto tondo la sua incapacità, per usare solo un eufemismo. Francesco Rocca, infatti, da presidente della Cri, chiede il commissariamento della sede di Frosinone. Il Tar blocca il provvedimento perché frutto ‘di una ricostruzione manifestatamente distorsiva’ dei fatti. Anche perché l’allora presidente del comitato locale, Antonio Rocca, lo aveva denunciato per spese sospette per 300mila euro. Evitiamo, dunque, che alla Regione Lazio si insedi un personaggio così squalificato”.

 

Così il deputato dem, Matteo Orfini, commentando la risposta del governo di questa mattina all’interpellanza urgente sulla mala gestione delle sedi locali della Cri, di cui è firmatario insieme a oltre trenta colleghi del Pd.

16/01/2023 - 14:46

Intervistato da Radio Immagina il deputato Dem Matteo Orfini
“Le divisioni nella maggioranza di governo sono evidenti, anche se loro sono molto più bravi di noi a nasconderle e a ricomporle sotto una finta unità.  Ma le divisioni ci sono e le abbiamo viste in aula già con il decreto rave, con forti tensioni tra Forza Italia e il resto della maggioranza”.
Così il deputato Pd Matteo Orfini, intervistato da Radio Immagina. Per Orfini “ad ogni passaggio delicato si vedono le divisioni,  poi la forza del potere li rimette insieme ma è del tutto evidente che queste fratture che iniziano ad emergere  saranno sempre più ampie. Vedo – ha aggiunto Orfini-  una grande sofferenza dentro Forza Italia,  in quella parte più liberale che si trova schiacciata da un governo di questo tipo e vedo una competizione tra Salvini e Meloni su un fronte più sovranista e di destra e tutto questo produce continue indecisioni , ritardi e  si fa davvero fatica a pensare come possano risolvere i problemi del paese.” Commentando la campagna elettorale per le elezioni Regionali nel Lazio,  Orfini ha aggiunto che “c’è un buon clima , diverso da quello delle elezioni politiche e c’è la consapevolezza della necessità di difendere con orgoglio i risultati raggiunti  sotto la guida di Nicola Zingaretti,  che aveva preso una regione travolta dagli scandali  e dai debiti e con la sanità commissariata. Dopo 10 anni di governo,  ora il Lazio – ha sottolineato Orfini- è una regione modello per la gestione del Covid e la sanità è diventata una eccellenza . Noi abbiamo bisogno e voglia – ha concluso- di difendere queste conquiste con orgoglio e di costruire il futuro attorno alla candidatura di Alessio D'Amato. Siamo fiduciosi e ce la giochiamo” .

11/01/2023 - 19:03

Tweet di Matteo Orfini, deputato Pd

Solidarietà ai giornalisti dell'agenzia Dire da due mesi senza stipendio e forte preoccupazione per un piano di esuberi che prevede 20 licenziamenti e non offre alcuna prospettiva di futuro.

19/12/2022 - 17:05

Nella manovra iniqua e inefficace del governo Meloni c’è una grande assente: la cultura. Il governo prenda una posizione sull’indennità di discontinuità, un traguardo a cui siamo finalmente arrivati dopo un lungo confronto e che rappresenta uno strumento fondamentale per i lavoratori del mondo dello spettacolo nel nostro Paese. Chiediamo alla maggioranza di approvare il nostro emendamento che finanzia l’indennità di discontinuità, senza togliere risorse da altre misure che hanno dimostrato di funzionare come App 18, per riconoscere dignità e tutelare un settore produttivo strategico che crea cultura, ricchezza e bellezza riconosciuta e apprezzata nel mondo. Siamo a fianco delle associazioni del mondo dello spettacolo (UNITA, Forum Arte e Spettacolo, La Musica Che Gira e Arci), che oggi in una conferenza stampa a Montecitorio hanno lanciato un appello al governo per chiedere lo stop ai tagli in manovra. Difendere e sostenere la cultura italiana non dovrebbe avere nessuna connotazione politica di maggioranza o opposizione, ma dovrebbe unire tutte le forze politiche che ne riconoscono il valore essenziale nella creazione dell’identità, dell’immagine e della coscienza del nostro Paese.
Così i deputati dem Irene Manzi e Matteo Orfini, rispettivamente capogruppo e componente Pd in commissione Cultura della Camera.

17/12/2022 - 10:20

“Si riempiono la bocca sulla dignità del lavoro, ora vedremo alla prova dei fatti se andranno nella direzione opposta. L’occasione è l’accoglimento o la bocciatura del nostro emendamento per ora accantonato, che prevede un finanziamento del Fondo per l’indennità di discontinuità destinata ai lavoratori dello spettacolo. Si tratta di un impegno che darebbe attuazione concreta al Codice dello Spettacolo dal vivo, approvato nello scorso luglio con il sostegno anche di forze politiche dell’attuale maggioranza. Non fate mancare questo aiuto ai lavoratori ”. Lo dichiarano la capogruppo del Pd Debora Serracchiani, la capogruppo Pd in commissione Cultura, Irene Manzi e il deputato dem Matteo Orfini.