Sottosegretario Mazzi mente o non sa di cosa parla. Testo del Governo è insulto a Parlamento e lavoratori spettacolo
“Il sottosegretario Mazzi, forse distratto dalle sue tante attività, evidentemente non sa di cosa parla o mente.
O probabilmente ambedue le cose.
Pare francamente surreale che rivendichi come un successo del governo lo stanziamento di 60 milioni di euro a copertura della norma sui lavoratori dello spettacolo. Quei 60 milioni sono frutto di un emendamento a mia prima firma. Il governo si era presentato in Parlamento senza mettere un euro.
A dimostrazione dello scarso interesse per le sorti dei lavoratori dello spettacolo, lo stesso governo ci ha messo 8 mesi per produrre i decreti attuativi e ha deciso di far partire la misura dal 2024. Quindi ha letteralmente buttato un anno. Un anno perso per tutti i lavoratori del settore.
Ma non basta: la norma prodotta nulla ha a che vedere con lo spirito della nostra riforma, che avrebbe garantito un nuovo sistema di tutele per un lavoro strutturalmente discontinuo.
È inoltre abbastanza incredibile che il sottosegretario citi il SET, che come egli dovrebbe sapere era una vecchia proposta del governo Draghi poi superata dal lavoro parlamentare e sostituita appunto dalla indennità di discontinuità.
Ma a parte questi strafalcioni, davvero il sottosegretario o il ministro pensano che una elemosina di 1.500 euro all'anno per nemmeno 20.000 persone sia una riforma? Pensano davvero che sia sufficiente?
Ma in che mondo vivono?
Ritirino un testo offensivo per il Parlamento e per i lavoratori e aprano un confronto serio”. Lo dichiara il deputato dem Matteo Orfini.