“Questa mattina abbiamo partecipato all’iniziativa organizzata da Medici nel Mondo: “aborto ad ostacoli”, che denunciava l'impossibilità di tante donne in Italia di abortire e il percorso dolore da affrontare quando riescono a esercitare un loro diritto. Una iniziativa volutamente “disturbante” che costringe a confrontarsi con quello che deve subire una donna che vuole esercitare il proprio diritto all’interruzione volontaria di gravidanza. Linguaggio denigratorio, stigma, obbligo di ascoltare il “battito del feto”, obiettori di coscienza ovunque, antidolorifici negati. Il diritto negato che diventa trauma, psicologico e fisico” dichiarano Gribaudo e Furfaro
Continuano i deputati dem: “In un Paese che aggrava di giorno in giorno la possibilità di accesso alla libertà di scelta delle donne e in cui negli ospedali pubblici si aprono le cosiddette “stanze d’ascolto” dovremmo istituire un luogo all’interno del Parlamento in cui donne e uomini antiabortisti possano ascoltare le storie di queste donne.”