“La decisione della Regione Umbria di impedire l'uso di Ru486 senza ricovero ospedaliero è molto grave e rappresenta una cambiale che la Presidente Tesei paga alle forze più oscurantiste che l'hanno sostenuta e la sostengono. Altro che tutela della salute: la verità è che sono forze che non si rassegnano all'idea di una società nella quale le donne possano scegliere. Forze che contrastano chi si batte per una società non più patriarcale e maschilista ma fondata sulla parità di genere. Che non si rassegnano, per esempio, all'affermazione delle Unioni civili e che in queste ore si battono anche contro una legge civile che contrasti l’omotransfobia. Il Pd ha presentato una interrogazione parlamentare al Ministro Speranza, perché si garantiscano i diritti delle donne, anche davanti a scelte difficili e dolorose. Ma il cammino dei diritti e della civiltà non può essere interrotto da una destra che alza barriere anacronistiche e che vorrebbe imporre a tutti i suoi modelli di vita ”.
Così Walter Verini, deputato del Pd e Commissario del partito in Umbria.