Svelato il grande bluff dei Cinquestelle sull’acqua pubblica: prima chiedono di calendarizzare il provvedimento in Aula con la massima urgenza, poi si impantanano da soli in commissione Ambiente per le divisioni interne alla maggioranza. Quello che sta avvenendo è davvero surreale perché su un tema così importante come la gestione dell’acqua non si può giocare come stanno facendo Lega e M5s. Dopo un lunghissimo iter di audizioni che ha di fatto stroncato il ddl Daga, la maggioranza ha deciso comunque di assumere quel testo base, salvo poi assistere alla presentazione di emendamenti della Lega che sconfessano tutti i punti cardine di quel testo. Oggi in commissione Ambiente avremmo dovuto ricevere i pareri della relatrice Daga sugli emendamenti e invece la palla è stata di nuovo buttata in tribuna, con la richiesta al governo di produrre la relazione tecnica su un testo già rinnegato da un pezzo della maggioranza. Siamo di fronte al solito teatrino tra Lega e 5Stelle, che la pensano in maniera opposta su tutto. Avessero almeno l’onestà di riconoscere che la proposta Daga sull’acqua è sbagliata e irrealizzabile, perché destabilizza il settore e non consente in alcun modo di fare partire quegli interventi che servirebbero per migliorare la qualità del servizio idrico per i cittadini. La demagogia con cui continuano a trattare questo tema è insopportabile: si occupassero invece di sbloccare gli investimenti davvero utili a un Paese sempre più fermo per colpa dell’incompetenza di chi oggi è al governo.
Lo afferma Chiara Braga, capogruppo Pd in commissione Ambiente della Camera.