• 16/08/2023

"Due anni fa eravamo davanti alla Tv a seguire le vicende dell'Afghanistan e la scellerata presa del potere da parte dei talebani. C'era chi affermava che questi nuovi 'studenti coranici' erano diversi, più aperti e contemporanei, non come quelli del 1996. Che sicuramente non avrebbero sfidato il mondo con disposizioni drastiche nei confronti di donne, persone Lgbtqia+ e minoranze. Questo estremismo, dicevano, era legato al passato e ora si apriva una nuova fase. Un ragionamento ingenuo e superficiale che venne subito smentito dalla formazione di un governo composto da personaggi compromessi, alcuni vicini alle varie espressioni del terrorismo locale. E dalla messa in atto di misure sempre più restrittive contro le donne: vietato per loro farsi vedere in faccia, vietato studiare, vietato lavorare, vietato fare sport, vietato esistere. In quei giorni di metà agosto 2021, colpiti dalle immagini di chi tentava disperatamente di aggrapparsi agli aerei che portavano a casa militari e operatori umanitari stranieri, i Paesi della Nato fecero molte promesse: 'Porteremo via tutti coloro che sono in pericolo e che hanno collaborato con noi, nessuno escluso'. Ma ancora una volta non andò così. E, dopo i primi voli, in troppi vennero lasciati indietro e dimenticati, fra cui donne che erano riuscite ad avere un ruolo nella società: avvocate, giudici, poliziotte, attiviste, giornaliste, operatrici di Ong esposte alla feroce repressione talebana". Così su Twitter/X Laura BOLDRINI, deputata del Partito Democratico.

"Dopo il grande tradimento messo in atto dall'allora presidente Usa Donald Trump con gli accordi di Doha del febbraio 2020, l'Afghanistan è un paese sprofondato nel Medioevo, nella violenza e nella miseria. E questo oggi pare non interessare più a nessuno: il mondo guarda altrove e per l'Afghanistan non sembra esserci speranza. Invece non si deve cedere alla rassegnazione: non si può abbandonare la popolazione ridotta allo stremo. E per questo è indispensabile che i governi, incluso quello italiano, aumentino gli aiuti umanitari da far gestire direttamente alle organizzazioni internazionali e alle Ong senza passare per i talebani. L'Afghanistan non può essere considerato un paese condannato alla barbarie: anche lì debbono finalmente vincere la libertà, la democrazia e i diritti di tutte e tutti", conclude BOLDRINI.