“Adesso bisogna dare una risposta concreta alla dirigente scolastica che ogni giorno accoglie 800 bambini del Rione Villa, a San Giovanni a Teduccio a Napoli. Oggi dovremmo stare tutti lì al suo fianco per dire che lo Stato c’è.
Adesso bisognerà occuparsi di quel bambino che ha visto con i suoi occhi cadere sotto i colpi della camorra il nonno e ferire il padre. Un bambino rimasto miracolosamente illeso, ma certamente ferito nel suo spirito e nella sua mente e segnato per sempre per quello che ha visto. Bisognerà che qualcuno adesso si occupi di lui e sia in grado di sanare queste ferite profonde. Non ne possiamo più. Sono mesi che stiamo denunciando l’aumentare del fenomeno mafioso, specie tra i ragazzi. Basta con lo scambio di accuse, basta proclami. Basta promesse. Si intervenga con repressione e prevenzione”.
Così Paolo Siani, pediatra e deputato del Partito democratico.
“Già due mesi fa - aggiunge Paolo Siani - a seguito dei raid compiuti ai danni delle pizzerie del centro storico di Napoli e dei commercianti di Afragola vessati dal racket, abbiamo sottoposto la delicata piaga della criminalità organizzata all’attenzione del ministro dell’Interno attraverso un’apposita interrogazione. Ci fu risposto che sarebbero arrivati altri uomini e potenziati i sistemi di videosorveglianza. Agli annunci, però, devono adesso seguire i fatti, come ha opportunamente fatto notare Franco Roberti oggi. Occorre una giusta combinazione tra attività di intelligence e prevenzione. Servono telecamere e scuole aperte anche il pomeriggio, servono insegnanti, servono asili nido, serve lavoro. La lotta alle mafie - conclude il deputato Dem - deve essere realmente una priorità assoluta dell’azione politica. Urge intervenire. Prima che sia definitivamente tardi”.