• 03/07/2019

“Non mi ritengo soddisfatta della risposta del ministro Centinaio, che per altro ha fornito informazioni false e superate dai fatti. Avevamo bisogno di sapere che cosa abbia fatto il governo in questo anno sugli accordi commerciali di libero scambio ma, di fatto, il ministro ha preferito fare un comizio per altro pieno di errori”. Lo ha dichiarato Maria Chiara Gadda, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura, nella replica al question time al ministro Centinaio sul tema degli accordi commerciali nel settore agroalimentare.

“Che cosa ha fatto il governo gialloverde – ha continuato – per proteggere i nostri prodotti a denominazione nel mondo? Pensa che si proteggano da soli, senza accordi internazionali? Spero che il ministro Centinaio sappia che in molte nazioni i nostri prodotti a indicazione geografica non sono nemmeno riconosciuti e tutelati. Questo fa sì che la grande voglia di prodotti italiani diffusa nel mondo possa spesso creare le condizioni per far prevalere contraffazione e l’italian sounding. Ma come potrà mai il governo di Centinaio far rispettare i nostri standard qualitativi se l’Italia è sola e ormai alleata solo con i paesi di Visegrad? Il ministro parla di olio proprio nei giorni in cui all’Italia è stata chiusa la porta in faccia alla guida del COI. Gli accordi come il Ceta, di cui l’Italia beneficia già dal 2017, sono accompagnati da quote contingentate di prodotti in ingresso e da liste di prodotti da tutelare. Se il governo italiano stia lavorando su questo non è dato sapere. Forse perché negli incontri in cui si prendono questo tipo di decisioni il governo gialloverde non ci va.”.

“Ora si comprende il motivo dell’inaccettabile bullismo dimostrato da Centinaio e dal suo partito in Aula per impedire ai deputati dell’opposizione di parlare e fare domande: era un modo per evitare le risposte che non era in grado di dare”, conclude.