Oggi l’Assemblea della Camera ha iniziato l’esame della proposta di legge in materia di produzione e vendita del pane, attesa da molto tempo dal settore della panificazione e dai consumatori. Risulta, infatti, necessario introdurre disposizioni più chiare e vincolanti a tutela del pane fresco. Il pane rappresenta l’alimento che più rappresenta la natura del nostro territorio e le tradizioni legate alle diverse e variegate realtà locali.
L’introduzione della catena del freddo ha determinato cambiamenti radicali sia nelle abitudini dei consumatori sia nelle tecniche di produzione. Senza voler in alcun modo arrestare il progresso tecnologico, è necessario fare chiarezza sulle diverse metodologie impiegate per la lavorazione, meglio definendo, altresì, gli ingredienti utilizzabili. Il pane fresco deve poter essere chiaramente riconosciuto dal consumatore, attraverso informazioni corrette in etichetta e negli scaffali di vendita.
Il provvedimento rappresenta un ulteriore tassello al grande lavoro svolto nel corso della legislatura. L’agricoltura è stata al centro delle politiche legislative e di Governo, è riuscita a scrollarsi di dosso un’eredità fatta di arretratezza e di isolamento. Oggi, anche grazie ad una maggiore attenzione alle politiche dell’alimentazione e a un’attenzione vigile da parte del consumatore, il settore primario sposa la modernità, conservando ed esaltando la tradizione; si pone accanto al consumatore e al produttore nel garantire loro la migliore qualità e la migliore informazione sulla stessa. L’agricoltura, con i suoi prodotti, è ormai sempre più chiamata a rappresentare, al pari della cultura e dell’arte, la nostra immagine nel mondo. Il pane ne è la testimonianza più alta, perché da sempre ha costituito nell’immaginario collettivo il bene primario.
Lo afferma Nicodemo Oliverio, capogruppo Pd in commissione Agricoltura alla Camera.