"Finalmente il governo ha capito che non può continuamente calpestare la Costituzione e il Parlamento. L'annuncio, in aula, da parte del ministro Tajani che il governo presenterà una legge di ratifica dell'accordo con l'Albania, smentisce quanto affermato dallo stesso Tajani e da altri ministri e conferma la richiesta che noi avevamo fatto fin da subito. E non è una gentile concessione, sia chiaro. E' il rispetto delle regole democratiche: sarebbe bastato che i ministri avessero letto l’art 80 della Costituzione prima di rilasciare dichiarazioni improvvide e di ritrovarsi, oggi, a dover fare questa imbarazzante marcia indietro.
Nel merito, l'accordo con l'Albania rimane una mossa propagandistica che vorrebbe nascondere il fallimento del governo Meloni in tema di immigrazione, con una spesa elevatissima e in violazione del diritto d'asilo come previsto dalla Costituzione.
Prima la guerra contro le ONG, poi i decreti contro “i falsi richiedenti asilo” e quello contro “i falsi minori”, poi il memorandum fallimentare con la Tunisia, ora quest'ultima trovata dei centri in Albania che si rivelerà presto l’ennesimo flop". Lo ha detto, nella sua dichiarazione di voto in aula, Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera per i diritti umani nel Mondo.