• 28/02/2020

"Seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione Alitalia. Ricordiamo che l'avvio di un'indagine approfondita è una procedura standard che offre all'Italia e a tutte le altre parti interessate la possibilità di presentare le loro osservazioni e deduzioni. Al riguardo, siamo stati attenti da subito ad evitare i rischi di un’infrazione europea sul tema dello stanziamento di 400 milioni per avviare quella reindustrializzazione che così tanto serve alla nostra compagnia di bandiera per rilanciarsi e tornare competitiva sul mercato. A metà gennaio, infatti, abbiamo approvato in aula proprio un emendamento a mia prima firma che stabiliva i termini precisi della restituzione di quello che è appunto un prestito finalizzato alla ripresa economica dell'azienda, con cessione dei complessi aziendali entro il 31 maggio 2020. Così come previsto dalla Commissione europea, infatti, l’intervento è legato a una condizione di urgenza temporanea, ed è volto a tenere in vita l’impresa nel periodo breve necessario alla ristrutturazione, con la previsione del rimborso entro il termine di sei mesi. La ratio del nostro intervento, quindi, è stata quella di aver vincolato la misura di sostegno economico alla condizione che venga restituita entro termini certi. Elemento necessario affinché ci sia la compatibilità tra l’esigenza di salvare Alitalia e il rispetto delle normative europee sugli aiuti alle imprese in difficoltà, evitando il rischio di infrazioni ed eventuali restituzioni con interessi della somma stanziata. Per questo ci siamo battuti in Parlamento”. 

Lo dichiara Piero De Luca, capogruppo dem in commissione Politiche europee alla Camera.