“Quali iniziative intende assumere il governo per il futuro di Alitalia, quali sono le partnership industriali e quali soggetti ha intenzione di coinvolgere per il rilancio della compagnia aerea salvaguardando personale, rotte e competitività?” Lo chiede la deputata del Pd Raffaella Paita in un’interrogazione ai ministri delle Infrastrutture, dello Sviluppo Economico e dell’Economia.
“Si apprende dagli organi di informazione – prosegue Paita - che la società EasyJet ha deciso di uscire dal progetto di salvataggio Alitalia, pur confermando il proprio impegno nel nostro Paese con investimenti sulle basi di Milano, Napoli e Venezia. Si ipotizzava per EasyJet un ruolo per rilanciare Alitalia da Milano Linate e Malpensa con il governo che si era impegnato per consentire maggiori libertà di volo da Linate sulle rotte extraeuropee, come verso e da Tel Aviv o Nord Africa, ma la società ha deciso di declinare l’invito. Questo disimpegno preoccupa molto circa le prospettive di Alitalia in quanto in campo al momento rimane solo Delta, che però non andrebbe oltre una quota del 10%. La proroga del prestito ponte risulta quindi non essere accompagnata da una vera strategia industriale e ad oggi, fatta eccezione per il ruolo di FS, non vi sono altre garanzie sul futuro della compagnia aerea. Il prossimo 25 marzo è previsto un primo sciopero del personale Alitalia indetto da tutte le sigle. Siamo molto preoccupati sulle prospettive della compagnia aerea e per il futuro del personale. Per queste ragioni chiediamo al governo di fare subito chiarezza sulle strategie messe in campo per il rilancio di Alitalia”.