“Dopo che il governo non ha ritenuto di dover dare applicazione alla legge che attribuiva al governo una delega per la disciplina della remunerazione dei servizi ecosistemici, il Pd assume l'iniziativa di una strada parlamentare attraverso la presentazione di una specifica proposta di legge”. Lo dichiara Enrico Borghi, deputato del Partito democratico e primo firmatario della pdl, sottoscritta anche dai colleghi dem D'Alessandro, Fiano, Fragomeli, Incerti, Mura, Pezzopane, Topo e Zardini.
“La nostra proposta di legge – continua – punta a regolare l'intera partita dando seguito all'applicazione del ‘Collegato Ambientale’. La fissazione del carbonio da parte delle foreste, della arboricultura da legno e dei suoli agricoli, la regimazione delle acque, la salvaguardia della biodiversità, la produzione energetica sono solo alcuni dei servizi ecosistemici e ambientali. Ovvero, dei benefici che derivano direttamente o indirettamente dalle funzioni e dai processi svolti dagli ecosistemi e dall'ambiente. Una legge varata nella scorsa legislatura, il cosiddetto ‘Collegato ambientale’, attribuiva al governo una delega per la disciplina dei sistemi di remunerazione ma il governo non ha ritenuto di dare seguito a tale indicazione. Un primo esempio concreto del sistema che proponiamo è l'accordo tra l'azienda municipalizzata per la fornitura dei servizi idrici della città di New York e i proprietari forestali del bacino di captazione. In base a tale accordo i proprietari sono impegnati a gestire i propri boschi secondo uno specifico programma di gestione forestale compatibile con il mantenimento del deflusso idrico a valle e quantità costante nel tempo. La compensazione per il mantenimento del servizio eco-sistemico acqua potabile fornito alla popolazione urbana è assicurata da un'addizionale alla tariffa idrica, pagata dagli utenti finali. L'accordo ha permesso un parziale risparmio di spesa di circa 9 miliardi di dollari necessari per realizzare impianti di depurazione, che sarebbe comunque gravata sui cittadini, garantendo ai proprietari forestali un flusso annuo e costante di reddito”.
“Per capirci, se ci fosse una legge così in Italia, avremmo boschi costantemente puliti e manutenuti e vicende come quelle dell'essiccamento del lago di Bracciano per far fronte alle esigenze di Roma non si sarebbero verificate", conclude.