“Ho sperato che non fosse una notizia vera e invece lo è: È successo che nella modifica introdotta oggi dalla maggioranza, gialloverde ma ormai anche nera, al codice antimafia, sia stata inserita una nuova soglia di impresentabilità per i candidati; cioè chiunque abbia accumulato pene per complessivi quattro anni di condanna non è candidabile alle elezioni. Una stretta che riguarda pene anche minori, se sommate tra loro. Ma, colpo di scena, un emendamento ha stralciato dalla somma delle condanne i reati relativi ai reati di diffamazione e dai reati di cui alla Legge Mancino Insomma se hai corrotto o concusso, rubato, rapinato etc giustamente sei impresentabile ai sensi del codice antimafia per le elezioni, ma se invece hai esercitato una discriminazione razziale oppure hai propagandato o hai istigato a delinquere per motivi di discriminazione razziale etnica e religiosa, allora no, allora tappeti rossi. Allora sei perfettamente abile a rappresentare il tuo paese in una delle nostre istituzioni. Il livello di guardia è stato abbondantemente superato. Discriminare, difendere, propagandare idee discriminatorie non è considerato dal governo del cambiamento un demerito. Anzi”. Così su Facebook il deputato democratico, Emanuele Fiano.