“Oggi mi preme ricordare Peppino Impastato. Non nel suo ruolo di martire della mafia ma di rivoluzionario e di giornalista. Peppino Impastato era un militante comunista che sapeva che per combattere attivamente le mafie bisognava combattere l’architrave e cioè il sistema economico, politico e di potere in cui sono generate. Impastato combatteva quindi quotidianamente contro le speculazioni edilizie, il latifondo, le grandi infrastrutture, gli intrecci politico-massonici. Soprattutto Impastato aveva capito che la lotta alla mafia è lotta per i diritti di tutti contro i privilegi di pochi. Per quanto mi riguarda è ancora lì che deve guardare l’antimafia, attivandosi per la rimozione delle disuguaglianze, altrimenti è solo passerella”.
Così in una nota il deputato del Partito Democratico Paolo Lattanzio, presidente del “Comitato per la prevenzione e la repressione delle attività predatorie della criminalità organizzata durante l’emergenza sanitaria”, istituito presso la Commissione Antimafia.