“La crisi dell’associazionismo italiano all’estero è un motivo molto ricorrente nelle nostre conversazioni tra Italiani oltre confine. Eppure, a ben guardare, le nostre comunità di emigrati sono ancora capaci di concrete iniziative con uno sguardo certamente rivolto al passato, al ricordo delle loro storie e delle loro esperienze e delle tradizioni d’origine, ma anche con una forte proiezione verso il futuro di cui vogliono essere e sentirsi protagonisti”. Così il deputato del Pd Alessio Tacconi ricordando la sua partecipazione al V Congresso Nazionale della Federazione dei Circoli sardi in Svizzera che si è svolto a Zurigo lo scorso fine settimana.
“Molto significativo – aggiunge il deputato eletto nella Circoscrizione estero/Europa – il tema del Congresso (“Sardegna in progresso, con le conoscenze e le competenze dei suoi giovani in Patria e all’Estero”) che sta a testimoniare un legame vivo e fecondo con la propria terra, la propria cultura e tradizioni, non disgiunto però da una tenace volontà di costruire un futuro dove le competenze dei giovani possano essere pienamente valorizzate”.
“I campi d’azione dell’associazionismo tradizionale, l’aiuto, l’accoglienza e il mutuo soccorso che fino a qualche anno fa potevano sembrare attività obsolete, sono di nuovo diventati di scottante attualità a fronte dei nuovi flussi migratori che spingono tanti giovani e meno giovani a lasciare il nostro Paese. Eppure queste attività che in passato hanno rappresentato la stessa ragion d’essere dell’associazionismo, da sole rischiano di non esercitare più alcun richiamo sulle giovani generazioni e possono quindi preludere alla loro scomparsa. Ecco allora che iniziative come quella della Federazione dei Circoli sardi in Svizzera propone un coinvolgimento delle nuove generazioni nelle quali individua la classe dirigente di domani e lo fa additando le linee guida su cui rilanciare il nostro associazionismo all’estero: insieme con i valori dell’identità, dell’accoglienza e delle tradizioni è necessario rilanciare i valori della cultura, del lavoro, delle competenze e dell’eccellenza”.
“Nel mio intervento ho voluto dare testimonianza, con piacere, che queste parole chiavi hanno informato anche la mia attività politica, incentrata su alcuni obiettivi fondamentali: il rafforzamento delle nostre radici, della nostra storia e dei valori che da sempre ci guidano; la promozione dell’istruzione e della cultura quale elemento essenziale di crescita personale e collettiva durevole; la creazione di condizioni di lavoro che permettano di considerare l’emigrazione non una tappa obbligata, ma una scelta responsabile di vita per inseguire nuove mete e arricchirsi di nuove esperienze”.
“Voglio ringraziare il Presidente Mura per il cortese invito – conclude Tacconi – che mi ha offerto l’opportunità di conoscere da vicino un’importante realtà della nostra emigrazione in Svizzera alla quale va tutta la mia stima e l’apprezzamento per il lavoro svolto a favore delle nostre comunità”.