“Dopo la richiesta di cassa integrazione per circa il 60% della forza lavoro (5.323 dipendenti su un totale nazionale di 8.873) e affinché si scongiuri che il processo di riorganizzazione della rete Auchan e Sma si tramuti in un ulteriore drammatico taglio dell’occupazione, il ministero del Lavoro si deve subito attivare per imprimere un’accelerazione della trattativa tra le organizzazioni sindacali e i rappresentanti del gruppo Margherita Distribuzione. Il ministero del Lavoro deve agire in maniera urgente per verificare le reali intenzioni del gruppo Margherita sul futuro lavorativo dei dipendenti impiegati nei punti vendita, negli ipermercati, nelle sedi amministrative e nella logistica. Anche perché tali richieste non appaiono accompagnate da chiare indicazioni sul piano industriale di rilancio di un’azienda che continua a perdere fatturato, senza che venga realizzato alcun serio investimento. Solo in Sardegna sono coinvolti i 435 dipendenti dei 725 totali delle Città mercato di Cagliari, di Olbia e di Sassari”.
Questo il contenuto di un’interrogazione presentata dalle deputate e dai deputati dem, Romina Mura, Debora Serracchiani, Carla Cantone, Chiara Gribaudo, Stefano Lepri, Serse Soverini e Antonio Viscomi, rivolta alla ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo.
“In una realtà come la Sardegna - proseguono i parlamentari del Pd - il numero dei lavoratori collocati in cassa integrazione appare inaccettabile e, a parere delle organizzazioni sindacali, minerebbe la stessa operatività e il buon andamento dei quattro ipermercati presenti sull’isola, che già ora registrano riduzioni di clientela e di fatturato e con il personale che vede costantemente peggiorare le condizioni di lavoro e le prospettive future. La preoccupazione unitariamente espressa dalle organizzazioni sindacali è che, oltre alla perdita di reddito per i lavoratori interessati, la cassa integrazione per tutto il 2020 possa essere il preludio di ulteriori licenziamenti nel 2021”.