“Salvaguardare i quasi 25mila posti di lavoro coinvolti nell’acquisizione da parte di Conad della Auchan Retail Italia”. Lo chiedono i deputati del Partito democratico Alessia Morani, Ubaldo Pagano e Carmelo Miceli, con un’interrogazione al ministro dello Sviluppo economico.
“Il 14 maggio scorso – spiegano - abbiamo appreso la notizia dell’acquisizione, da parte di Conad, della Auchan Retail Italia Spa, società controllante della rete di ipermercati e supermercati Simply/Sma e Auchan: un complesso che conta nel nostro Paese quasi 18mila dipendenti diretti e circa 6.500 lavoratori nei network affiliati. Sapere che una grande società italiana come Conad acquisisca il controllo di altre società straniere, incrementando così il suo giro d’affari, è senz’altro un segnale positivo e in controtendenza rispetto alle più frequenti operazioni di segno opposto che abbiamo visto concludersi negli scorsi decenni. L’operazione, però, soprattutto a causa delle numerose incertezze legate alle modalità di acquisizione, ha generato uno stato di agitazione e preoccupazione per le rappresentanze sindacali e per tutti i lavoratori coinvolti, ai quali, ad oggi, non è stata fornita alcuna utile informazione in merito alle eventuali ricadute sul versante occupazionale. L’incontro al Mise tenuto nella giornata di ieri, martedì 28 maggio, tra i sindacati di categoria e i rappresentanti delle società coinvolte nell’acquisizione non è stata affatto utile a chiarire tutti i dubbi relative all’operazione: né i rappresentanti di Conad, né quelli delle società Auchan Spa e Sma Spa hanno dato le risposte richieste dalle organizzazioni sindacali in merito alla natura dell’operazione di acquisto e alla sorte delle migliaia di lavoratrici e lavoratori coinvolti. Ferma restando la nostra soddisfazione per un’operazione che vede protagonista un’importante azienda italiana, crediamo sia fondamentale che l’espansione del marchio Conad avvenga senza ricadute negative su tutte quelle persone attualmente occupate nelle società acquisite. Chiediamo quindi al governo di fornire, prima del tavolo fissato per il prossimo 20 giugno, una serie di informazioni indispensabili per comprendere le reali intenzioni della società acquirente rispetto alla gestione dei singoli punti vendita e al futuro di tutto il personale coinvolto”.
“Considerato che il Ministro Di Maio ritiene di essere pienamente in grado di gestire due Ministeri e ricoprire il ruolo di vice-Presidente del Consiglio in contemporanea, siamo certi che non avrà alcun problema a far sentire la sua autorevole voce anche in tale occasione”, conclude