Terrorismo: Fiano, solidarietà a Di Maio, non ci fermeranno mai
"Solidarietà a Luigi Di Maio per le minacce Isis. Non ci fermeranno mai". Lo scrive su Twitter il deputato dem Emanuele Fiano.
"Solidarietà a Luigi Di Maio per le minacce Isis. Non ci fermeranno mai". Lo scrive su Twitter il deputato dem Emanuele Fiano.
"Le deputate e i deputati del Pd sono vicini al ministro Luigi Di Maio. La nostra solidarietà per le nuove gravissime minacce dell'Isis. Queste intimidazioni non fermeranno l'impegno dell’Italia nella lotta al terrorismo internazionale".
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera.
“Bene le scuse di Luigi Di Maio a Simone Uggetti. Il garantismo e il rifiuto della gogna mediatica sono elementi centrali dello stato di diritto. Ora sarebbe auspicabile un dialogo sulla riforma della giustizia improntato a questo nuovo corso.” Lo scrive su twitter Alessia Rotta (Pd), presidente commissione Ambiente alla Camera dei Deputati.
Positiva la svolta di Di Maio verso una cultura garantista e le scuse rivolte a Simone Uggetti. Speriamo che questa conversione sia condivisa da tutto il M5S, mettendo da parte elementi di violenza e barbarie che hanno purtroppo caratterizzato in troppe occasioni il dibattito politico degli ultimi anni. Speriamo sia l'inizio di una nuova fase per il Paese, di civiltà politica e giuridica, e di rispetto della dignità umana, in linea peraltro con la nostra Costituzione e con la Carta europea dei diritti fondamentali.
“Leggo che Di Maio annuncia che dopo il taglio del numero dei parlamentari taglierà anche lo stipendio agli stessi. Io propongo invece che tutti i deputati e i senatori percepiscano uno stipendio pari a quello che gli stessi percepivano nell’ultimo anno prima di diventare parlamentari. Magari fissando un tetto massimo per chi è ricco e minimo per chi non aveva lavorato.
Vari deputati del Partito Democratico hanno presentato un’interrogazione al Presidente del Consiglio Conte e al Ministro degli Esteri Di Maio per chiedere che l’Italia contribuisca in sede europea a prendere un’iniziativa contro la deriva illiberale del Governo Orban.
I primi aderenti sono i deputati: Ceccanti, Quartapelle, Fiano, Romano, La Marca, Raciti, Berlinghieri, Pellicani, Bruno Bossio, Pini, Frailis, Boldrini, Lacarra, Serracchiani, De Luca, Cenni, Gribaudo, Cantone, Incerti e Rizzo Nervo.
“Siamo molto preoccupati per il via libera da parte del parlamento turco all’invio di truppe in Libia. Si tratta di una decisione che aumenta esponenzialmente il rischio di un conflitto aperto in un paese già fragile e destabilizzato. Noi ribadiamo convintamente che per la Libia non c’è una soluzione militare. Era sbagliato pensare nel 2011 che l’intervento armato risolvesse tutti i problemi, ed e sbagliato oggi pensare all’intervento militare come a una scorciatoia. È ancora più necessario che l’Europa intervenga per trovare una soluzione politica al conflitto.
“In Libia abbiamo perso tempo (e prezioso terreno diplomatico) perché abbiamo inseguito emergenze fantasiose e frutto solo di propaganda (come la cosiddetta emergenza migranti) invece di concentrarci sulla vera emergenza che stava esplodendo sotto i nostri occhi: una guerra per procura combattuta sul terreno libico da potenze straniere (in primis la Turchia e la Russia) che non subiscono le conseguenze dirette del caos libico e che possono dunque permettersi di inviare armi, di fomentare scontri, di giocare a Risiko sulla pelle dei libici e anche sulla pelle degli italiani”.
"I toni ultimativi e ai limiti dell'arroganza politica che usa Di Maio su alcuni temi, come quello della prescrizione, non solo sono inaccettabili ma colpiscono direttamente il lavoro del Presidente del Consiglio Conte, iI quale proprio stamattina, in una intervista, aveva dichiarato: 'stiamo già lavorando a un compromesso la prescrizione col primo grado di giudizio è una soluzione assolutamente sostenibile ma sicuramente va corredata con misure di garanzia che assicurino la ragionevole durata del processo - troveremo sicuramente una soluzione sostenibile a tutela di un giusto processo'.