• 20/11/2019

"Le parole che oggi il ministro degli Affari regionali e autonomie, Francesco Boccia, ha pronunciato nel rispondere ad un’interrogazione del Partito Democratico sono molto importanti. Si è avuta conferma che la nuova legge quadro che sta per partire darà concreta attuazione al contenuto del 3° comma dell'articolo 116 della Costituzione, mettendo tutti gli enti locali sullo stesso piano per evitare deleteri centralismi regionali che sono ancora peggiori di quelli statali, e soprattutto stabilendo un obbligo di stanziamento nella legge di Bilancio di fondi perequativi per i territori montani che hanno minore capacità fiscale per abitante e contemporaneamente hanno maggiori costi strutturali. Il ministro Boccia ha fatto esplicito riferimento alle aree interne e alle aree di montagna che hanno serissimi problemi di raccordo con le aree metropolitane e le aree più sviluppate, e che otterranno un'attenzione, non solo in termini normativi, ma anche in termini di raccordo di tutti i fondi inseriti nella legge di Bilancio. Questa è una affermazione di principio importantissima, che raccoglie una specifica indicazione del Partito Democratico, e che ci fa dire che finalmente si è imboccata la strada dell'autonomia seria e non parolaia che potrà dare risposte alla montagna e ai territori delle aree interne".

Lo dichiara in una nota Enrico Borghi, componente della Presidenza del gruppo Pd a Montecitorio e co-firmatario dell'interrogazione discussa oggi alla Camera.

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