“La Premier Meloni questa volta è stata coerente. L’intervento a Baku ricalca perfettamente le politiche del suo governo: meno rinnovabili, più combustibili fossili ed annunci contrastanti sul ritorno al nucleare, viste le dichiarazioni di alcuni Ministri e della coalizione di centro destra in questi due anni. Se sommiamo questo alla riduzione delle risorse contro il dissesto idrogeologico e al Fondo clima (tagliato dal Governo Meloni di circa 840 milioni di euro nel triennio 2024-2026) il quadro è chiarissimo. La lotta ai mutamenti climatici per questa destra, sia italiana che mondiale, non solo non è una priorità ma rappresenta un vincolo ideologico da abbattere in nome del progresso. Le conseguenze di questo atteggiamento, soprattutto per una Presidente del Consiglio che ormai si crede l’unico trait d’union tra Europa e Stati Uniti, saranno drammatiche e coinvolgeranno le nuove generazioni. I sovranismi stanno smantellando di fatto tutti gli accordi fatti fino ad oggi per salvare il pianeta”: è quanto dichiarano: la Europarlamentare Annalisa Corrado, il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani e il Capogruppo della Commissione Ambiente del Senato Nicola Irto, attualmente in Azerbaigian per seguire i lavori della Conferenza mondiale.