• 06/07/2021

“Dal Presidente Draghi sono venute ieri parole chiare sui Balcani, sollecitando l’UE ad avere saggezza politica e visione, ribadendo con forza che l’integrazione è l’unica strada per stabilizzare la regione e consolidare la transizione democratica. Un appello che sarebbe colpevole non raccogliere e che deve sollecitare l’UE ad uscire da incertezze e ambiguità.”

Lo dichiara il presidente della Commissione esteri della Camera dei deputati, Piero Fassino, che in serata parteciperà a Roma ad un Convegno su UE e Balcani promosso dallo IAI e dal Maxxi.

“Sono passati – ricorda Fassino - 26 anni dalla fine delle guerre balcaniche e 18 anni dal Consiglio Europeo di Salonicco che adottò la strategia di allargamento dell’UE ai Balcani occidentali. Un tempo lungo che se ulteriormente protratto può solamente frustrare le aspettative delle opinioni pubbliche della regione e favorire il riemergere di pulsioni nazionalistiche che tante tragedie hanno già causato in quelle terre”.

“L’appello di Draghi – continua - va raccolto, accelerando i negoziati in corso con Serbia e Montenegro, avviandoli con Albania e Nord Macedonia, come deciso dall’UE un anno fa, e offrendo una prospettiva di inclusione europea a Bosnia e Kosovo. E’ un obiettivo su cui l’Italia è impegnata da tempo con una costante azione diplomatica del governo accompagnata da un’intensa azione di diplomazia parlamentare della Commissione esteri con le omologhe Commissioni delle nazioni delle regioni e dei Paesi UE”, conclude Fassino.

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