• 18/06/2021

È tempo che il processo di allargamento dell’Ue ai Balcani occidentali venga rilanciato con determinazione e senza incertezze”. Lo ha dichiarato il presidente della Commissione esteri della Camera, Piero Fassino, intervenendo al seminario europeo promosso dal Centro italo-tedesco Villa Vigoni e la fondazione Feps sulle prospettive europee dei Balcani occidentali.

“Sono passati – continua Fassino -  quasi 26 anni dalla Pace di Dayton e 17 anni dal Consiglio europeo di Salonicco che varò la strategia di allargamento. Un tempo lungo che frustra le aspettative dei cittadini dei paesi balcanici, fornisce alibi al rallentamento delle riforme in quei Paesi, lascia campo libero all’azione ad altri attori quali Cina, Russia, Turchia. L’Unione europea – prosegue Fassino - deve compiere atti chiari che confermino la volontà di integrare i Balcani occidentali, accelerando i negoziati in corso con Montenegro e Serbia, convocando le Conferenze intergovernative per avviare i negoziati con Albania e Macedonia del Nord, riconoscendo lo status di candidato alla Bosnia, favorendo l’accordo tra Serbia e Kosovo e liberalizzando i visti per i cittadini kosovari, come anche raccomandato dalla Commissione europea. E – conclude -  accompagnando queste scelte con sostegni allo sviluppo economico, favorendo una ‘mini Schengen balcanica’ e includendo i Balcani nello spazio europeo di approvvigionamento dei vaccini”. 

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