“È caduto il castello di sabbia delle bugie raccontate dalla destra sulle concessioni balneari. Dopo anni di demagogia e propaganda, in cui hanno ha provato a vendere la Fontana di Trevi agli operatori del comparto, il governo ha sbattuto contro il muro della realtà rappresentato dalla direttiva Bolkestein. Hanno raccontato che l'avrebbero eliminata o cambiata e invece hanno modificato solo la loro posizione. Sul tavolo europeo l'esecutivo non è riuscito a negoziare nulla tradendo tutte le promesse fatte”. Così il deputato dem Piero De Luca, intervenendo in Aula sul decreto per le infrazioni Ue.
“Un mix di incapacità e mancanza di autorevolezza – continua il parlamentare - ha portato la destra al Governo a perdere tempo inutilmente creando una situazione di caos ed incertezza per tutto il Paese. Comuni lasciati allo sbando. Famiglie che hanno rischiato la riduzione delle spiagge libere. Imprese balneari senza chiarezza sul futuro. Il decreto legge in esame è il culmine di un mare di populismo, perché si creano criticità enormi al settore. Tutti i nostri emendamenti in particolare, sui canoni, sulla tutela delle spiagge libere, sulla difesa delle piccole e medie imprese da possibili acquisizioni di interi territori da parte di un solo soggetto economico, sugli indennizzi da rafforzare per i concessionari uscenti, sono stati rigettati”. “Questo provvedimento segna la fine dell'idea che si possa fare politica vendendo fumo, con la propaganda e le bugie”, conclude De Luca.