“La reazione di Confcommercio sulle novità in materia di servizi di pagamento lascia perplessi”. Lo dichiara Sergio Boccadutri, deputato e responsabile Innovazione del Partito democratico, in risposta alla presa di posizione di Confcommercio rispetto ai contenuti del decreto con cui il governo si appresa a recepire la direttiva Ue in materia.
“Innanzitutto – spiega - la riduzione delle commissioni interbancarie è sostanziale, si passa da una media di 0.50% a un tetto di 0.20% lati carte di debito e da una media di 0.70% a un tetto di 0.30% per carte di credito: oltre la metà. A maggior ragione se si considera che le commissioni interbancarie rappresentano quasi i 2/3 di quelle pagate dalle imprese. Mi fa, poi, piacere che la Confcommercio ricordi il livello di diffusione dei pos in Italia, ma il risultato è l’effetto di quella stessa norma sull’obbligo che, a loro tempo, Confcommercio criticò aspramente. E in ogni caso un obbligo senza la sanzione ha poco senso: perché un consumatore che entra in un negozio che espone una vetrofania deve continuare a sentire le scuse più astruse? Sui piccoli importi, forse, viene da pensare che Confcommercio non conosca neanche i pareri espressi dalle Camere, dal momento su quelli sono previste riduzioni ulteriori incoraggiando l’accettazione, ma se nonostante questo rimane un rifiuto che deve fare il consumatore? Andare a prelevare al bancomat? Inoltre, la direttiva Ue, toglie alle banche il dominio sui pagamenti e introduce maggiore concorrenza: ed è in questo modo che i costi saranno ulteriormente ridotti”.
“Infine, perché Confcommercio sottolinea la diffusione dei pos se poi, opponendosi alle sanzioni, è come se ammettesse che non è necessario usarli? Si tratta di una contraddizione che o non si spiega o si spiega come gli argomenti dell’ideologia: in fondo stiamo parlando di multe fino a 30 euro”, conclude.