"Nonostante sia stata posta la questione di fiducia sul decreto banche, sono stati accolti gli ordini del giorno presentati dai deputati Pd del Veneto, che impegnano il governo a: garantire che gli indennizzi erogati ai soci, ai sensi delle offerte pubbliche di transazione presentate da Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, non siano in ogni caso soggetti ad azione revocatoria da parte dei commissari liquidatori e ad escludere le somme erogate ai soci che hanno aderito alle suddette offerte dalla base imponibile dell'imposta sul reddito delle persone fisiche; ad assicurare che le banche poste in liquidazione coatta amministrativa rispondano dei danni derivanti dal contenzioso con gli azionisti e a garantire la disponibilità di risorse funzionali alle azioni risarcitorie di chi è stato leso dalle condotte tenute in sede di collocamento e di esecuzione degli ordini di vendita, anche promuovendo l'istituzione di un fondo di solidarietà ad hoc volto a concedere un rimborso preferenziale per le perdite ingiustamente subite dai suddetti azionisti, prevedendo la possibilità di contributi al fondo dello stesso sistema bancario. Il governo si impegna inoltre ad assumere con prossimi provvedimenti ogni iniziativa per assicurare in tempi ragionevoli il rimborso del credito risarcitorio o restitutorio dei risparmiatori clienti delle Banche di cui sia stata carpita la buona fede, con violazione dei doveri d'informazione del cliente e di corretta esecuzione delle operazioni da parte dei soggetti autorizzati alla prestazione dei servizi di investimento finanziario, per indurli all'acquisto o detenzione di azioni, e il cui diritto di recesso al momento della trasformazione delle Banche in società per azioni sia stato limitato secondo quanto previsto da Banca d'Italia, anche in deroga a norme di legge, con particolare attenzione alle vittime che versano in condizione di disagio sociale; a salvaguardare la stabilità del sistema produttivo veneto, attraverso ulteriori iniziative anche normative per garantire continuità alle linee di credito già concesse, attivando ove necessario i meccanismi di garanzia e co-garanzia previsti dalle vigenti leggi in modo che l'eventuale incapienza della garanzia sui finanziamenti concessi a imprese o singoli imprenditori dalle banche oggetto delle cessioni possa essere coperta – sia in termini di congruità che di durata; ad attivarsi in tutte le sedi competenti perché sia fatta chiarezza su quanto accaduto nella gestione di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca e siano accertate le relative responsabilità, ad ogni livello, dando ogni supporto necessario all'operatività degli uffici giudiziari preposti alle indagini nei confronti degli ex vertici aziendali, sia in sede penale sia in sede di liquidazione coatta amministrativa, anche per il fattivo recupero alla massa attiva di tutti i beni, mobili ed immobili, loro appartenenti per consentire la soddisfazione delle ragioni di tutti i creditori. Infine, è stato accolto un odg che prevede di valutare la possibilità che: si avvii la modifica dell'articolo 2393 del codice civile, prevedendo che in caso di grave inosservanza dei doveri imposti dalla legge e di dichiarazione di fallimento o di avvio delle procedure di risoluzione; che l'assemblea dei soci possa deliberare, contestualmente all'azione di responsabilità, il disconoscimento dell'eventuale trattamento di fine mandato spettante all'amministratore, comunque denominato; che la società possa rinunciare all'esercizio dell'azione di responsabilità e possa transigere purché la rinuncia e la transazione siano approvate con espressa deliberazione dell'assemblea con la maggioranza dei due terzi dell'assemblea e purché non vi sia il voto contrario di una minoranza di soci che rappresenti almeno il decimo del capitale sociale e che si avvii la modifica del secondo comma dell'articolo 2641 del codice civile, in modo che la confisca per equivalente sia estesa ai beni dei quali il reo ha la disponibilità, anche per interposta persona".
Lo afferma Daniela Sbrollini, deputata del Pd.