“La destra che governa il Paese si tiene in piedi inventando nemici e teoremi. In questo momento i bersagli sono la corte penale internazionale e i magistrati, l’Europa e l’Onu. Ma le bugie hanno le gambe corte e i teoremi costruiti sul nulla si sciolgono come la neve al solo. È successo di nuovo: dopo un anno la città di Bari si è liberata dell'infamante accusa di infiltrazioni mafiose sulle quali si erano espressi violentemente importanti componenti del Governo e della maggioranza da Sisto a Gemmato, da Gasparri sino al ministro Piantedosi solo per condizionare le elezioni comunali. Oggi il Consiglio dei Ministri ha archiviato la richiesta non avendo alcuna motivazione per procedere allo scioglimento dell'amministrazione dopo che nel marzo del 2024 il Ministero dell'Interno aveva, inopportunamente, ed oggi si può ribadire, messo sotto osservazione l’amministrazione della città. Una scelta che guarda caso avvenne poco prima delle elezioni comunali per condizionarle ma che tuttavia non hanno avuto alcun effetto. Il popolo si è stretto intorno all’allora sindaco De Caro e ai nuovi candidati riconoscendogli l'egregio lavoro fatto e la lotta serrata contro la criminalità organizzata. Una pagina grigia per Bari che è stata affrontata a testa alta da De Caro, dal PD della Puglia e di tutto il Mezzogiorno. Come Bibbiano, come in tutte le altre occasioni del recente passato anche quello su Bari si è rivelato un’altro teorema inesistente e un’altro castello di bugie della destra completamente smascherato”.
Lo dichiara il deputato del PD, Silvio Lai.