"Esattamente tre anni fa, in Bielorussia, si tenevano elezioni non libere né eque che hanno consegnato per l'ennesima volta la presidenza all'usurpatore Aleksandar Lukashenko, sottraendola alla presidente legittimamente eletta Sviatlana Tsihanouskaya. Lukashenko si è tenuto stretto il potere con una campagna elettorale segnata dalla feroce repressione degli oppositori e dall'arresto dei due leader dell'opposizione Viktor Babariko e Sergej Tikhanovsky. E continua a tenerselo stretto mettendo fuori gioco il dissenso, incarcerando attivisti e attiviste, silenziando le manifestazioni di protesta. Usa il pugno di ferro contro il proprio popolo e poi fa l'agnellino davanti a Putin, di fatto cedendogli la sovranità del Paese e accettando di ospitare le testate nucleari russe nel territorio bielorusso. Oggi come ieri, ribadisco la mia solidarietà alla Bielorussia e alla sua presidente legittima Sviatlana Tsihanouskaya, che dall'esilio a cui è stata costretta prosegue senza sosta la battaglia contro un regime spietato avendo davanti un preciso obiettivo: indire nuove, libere elezioni e permettere alle cittadine e ai cittadini bielorussi di votare democraticamente. Noi saremo sempre al loro fianco". Così in una nota social Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.