“Con il parere del Consiglio di Stato sul biotestamento non ci sono più ostacoli alla realizzazione della banca dati. Tanto più che il parere non eccepisce alcun rilievo sui contenuti della legge. Ora la ministra della Sanità, Giulia Grillo, non ha più scusanti, predisponga altrettanto celermente il decreto per istituire la banca dati, in modo da consentire a chiunque, oggi, di poter assumere una decisione libera e consapevole sugli eventuali trattamenti sanitari a cui sottoporsi un domani, se non sarà nelle condizioni di farlo autonomamente. La Legge di Bilancio 2018 ha stanziato 2 milioni di euro per la sua realizzazione che però doveva avvenire entro il 30 giugno scorso. Ecco perché è necessario inserire una norma nel Mille proroghe per non perdere le risorse destinate”.
Così la deputata Dem Elena Carnevali, della Presidenza del Gruppo Pd alla Camera.
“Il parere del Consiglio di Stato - aggiunge Elena Carnevali - chiarisce altresì che sarà il medico o il fiduciario ad avere accesso alle Dat del singolo disponente e, inoltre, pur suggerendo l’eventuale predisposizione di un modulo ‘orientativo’ per la stesura delle dichiarazioni anticipate di trattamento, mantiene come previsto dalla legge il carattere di facoltatività. Ora è tempo di dare seguito alla realizzazione della Banca Dati di cui la ministra si deve fare carico con urgenza, per consentire a qualsiasi persona ed in qualsiasi parte del Paese di poter vedere garantito un diritto, senza perdersi nel labirinto burocratico in cui spesso si incappa. La legge sul testamento biologico - conclude la deputata Dem - nel consentire a ogni persona di esprimere liberamente la propria volontà di decidere di dare il proprio consenso o di rifiutare un trattamento sanitario, rappresenta una grande conquista di civiltà che il nostro Paese ha ottenuto nella passata legislatura. Ora è arrivato il momento di rendere pienamente operativa, in tutti i suoi aspetti, la legge”.