“Libertà di scelta, rispetto delle dignità umana e del diritto di ogni persona di vivere, fino in fondo, la propria vita. Sono questi i temi al centro della legge sul testamento biologico che andremo ad approvare nei prossimi giorni alla Camera. Io la voterò con convinzione, anche perché credo sia un punto di partenza per dare al nostro Paese un sistema normativo più moderno in grado di aiutare, prima di tutto le persone che si trovano in situazione di sofferenza”. Così Luigi Dallai, deputato del Pd interviene sul disegno di legge sul biotestamento, approdato alla Camera lunedì 13 marzo.
“La politica – dice Dallai - ha il dovere di dare un indirizzo chiaro, anche su temi delicati come quello del testamento biologico. Io credo che ogni persona abbia diritto a esprimere e veder attuata la propria volontà nei trattamenti sanitari, facendola valere anche nel caso subentrassero condizioni di incapacità di intendere e di volere. Il testo valorizza l’equilibrio del rapporto tra medico e paziente, facendo però prevalere la volontà di quest’ultimo. Misure di buon senso che non aprono né al suicidio assistito né all’eutanasia. Chi afferma il contrario, probabilmente, coglie solo una parte dello spirito della legge e delle riflessioni in merito. Credo che la legge sul biotestamento, che riassume numerose proposte di legge presentate, sia un buon punto di partenza per continuare a percorrere la strada della libertà e dei diritti individuali avviata in questa legislatura dopo anni di immobilismo”.
"La proposta di legge è arrivata alla Camera dopo un esame durato circa un anno. Nei giorni scorsi abbiamo approfondito la discussione nelle riunioni del gruppo parlamentare. Ci sono dei tempi parlamentari che rendono le polemiche sui banchi vuoti in Aula prive di senso. Mi auguro, piuttosto, che queste non siano l'ennesimo tentativo per distrarre l'attenzione dal merito di una discussione su temi che hanno effetto sulla vita reale delle persone”.